Dai mandati alle dimissioni: il Premierato dopo l’ok del Senato

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di Riccardo Pieroni

ROMA (Public Policy) – Da una riscrittura della cosiddetta norma ‘anti-ribaltone’ a un limite dei mandati per il presidente del Consiglio eletto. Sono queste alcune delle modifiche approvate al ddl Premierato durante l’esame in Senato.

Martedì l’aula del Senato ha approvato in prima lettura la riforma costituzionale. Il disegno di legge, costituito da otto articoli per via delle modifiche avvenute nella 1a di Palazzo Madama, passa ora alla Camera. Con molta probabilità il testo cambierà nuovamente a Montecitorio, visto che ci sono ancora dei nodi da risolvere, come il voto degli italiani all’estero.

L’esame in assemblea era iniziato lo scorso 8 maggio ed è stato caratterizzato da numerosi momenti di tensione tra maggioranza e opposizioni. I primi voti sugli emendamenti erano incominciati il 22 maggio. Alla fine l’aula ha approvato solamente l’emendamento del Governo che ha modificato l’articolo 7 sui casi di dimissioni.

Ma vediamo le principali novità approvate dal Senato alla riforma costituzionale:

CAMBIA NORMA ‘ANTI-RIBALTONE’ 

Con l’ok dell’aula del Senato a un emendamento del Governo cambia la cosiddetta norma ‘anti-ribaltone’. La proposta di modifica approvata va a toccare l’articolo 94 della Costituzione e stabilisce che in caso di revoca della fiducia mediante mozione motivata, il presidente del Consiglio eletto rassegna le dimissioni e il presidente della Repubblica scioglie le Camere.

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@ri_piero

(foto cc Palazzo Chigi)