ROMA (Public Policy) – Sarà mercoledì il giorno in cui entrerà nel vivo, a oltre un anno dall’inizio del suo iter in commissione Igiene al Senato, l’esame del ddl sul riutilizzo dei farmaci, con l’illustrazione dei 19 emendamenti presentati.
In questi mesi di esame il ddl Forza Italia – a prima firma Luigi D’Ambrosio Lettieri – è stato adottato come testo base e la 12a commissione di Palazzo Madama ha proceduto con lo svolgimento di una serie di audizioni.
Il ddl prevede che, in sintesi, sarà un decreto ministeriale del ministero della Salute a definire, di concerto con quello dell’Ambiente e con il Mise, “idonei sistemi di raccolta per i medicinali non utilizzati o scaduti” con oneri a carico degli operatori. “Tali sistemi – si legge – possono basarsi anche su accordi, a livello nazionale o territoriale, tra le parti interessate alla raccolta”.
La relazione illustrativa spiega che per medicinali inutilizzati si intendono i medicinali (medicinale soggetto a prescrizione, medicinale senza obbligo di prescrizione, medicinale da banco e i relativi campioni gratuiti) destinati a essere eliminati dal circuito commerciale (o a non esservi immessi) a causa, ad esempio, di difetti di confezionamento o di produzione dovuti al processo produttivo o distributivo ovvero a intervenute variazioni dell’autorizzazione all’immissione in commercio (Aic), tali in ogni caso da non comprometterne l’idoneità di utilizzo in termini di qualità, sicurezza ed efficacia per il consumatore finale. Sono escluse dall’ambito di applicazione del ddl e, conseguentemente, non sono suscettibili di donazione ancorché inutilizzati i medicinali già scaduti, quelli conservati in frigorifero a temperature controllate e quelli dispensabili soltanto in strutture ospedaliere.
Sarà invece l’Aifa ad adottare un regolamento per definire, tra le altre cose: i requisiti necessari alle Onlus per diventare destinatarie delle donazioni; la disponibilità di locali e attrezzature idonei a garantire la corretta conservazione e la buona gestione dei medicinali oggetto di erogazione liberale; la disponibilità di procedure volte alla tracciabilità dei lotti dei medicinali ricevuti e distribuiti. (Public Policy) NAF
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