ROMA (Public Policy) – Il principale intervento emendativo dei relatori al ddl Fine vita arrivato giovedì sul tavolo delle commissioni Giustizia e Sanità del Senato consiste nella completa riscrittura dell’articolo 4 del testo, che affidava a un Comitato di valutazione nazionale composto da 7 membri di nomina governativa (con dpcm) la valutazione delle richieste.
Un aspetto aspramente criticato dalle opposizioni, ora rivisto. A valutare la richiesta sarà infatti il Centro di coordinamento nazionale, con il coinvolgimento dei Comitati etici territoriali già istituiti dalla legge n.3 del 2018, recante “delega al Governo in materia di sperimentazione clinica di medicinali nonché disposizioni per il riordino delle professioni sanitarie e per la dirigenza sanitaria del ministero della Salute”.