ROMA (Public Policy) – Precisare che il chimico è una professione sanitaria e, per quanto riguarda le dimensioni territoriali dell’ordine, prevedere una correlazione al numero degli iscritti e, dove possibile, a livello regionale.
A chiederlo è stata Nausica Orlandi, presidente del Consiglio nazionale dei chimici, nel corso di un’audizione davanti la commissione Affari sociali alla Camera sul ddl Sanità, contenente misure sulla sperimentazione dei farmaci e sugli ordini professionali sanitari.
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NAF