ROMA (Public Policy) – Il giudizio sul dpcm sul dibattito pubblico è di “massima positivo”, ma le soglie individuate per la sua applicazione rischiano di rendere “minimale” il ricorso all’istituto.
È quanto si legge nel parere del Consiglio di Stato al dpcm sul dibattito pubblico, attuativo del Codice appalti. Il provvedimento regola la partecipazione di cittadini e stakeholder al confronto preliminare la costruzione di un’opera pubblica.
Nel parere, positivo, il CdS sottolinea che il giudizio è di “massima positivo” anche perchè il provvedimento ha “raggiunto un contemperamento tra l’esigenza di non allungare troppo i tempi di realizzazione delle grandi opere infrastrutturali e di architettura di rilevanza sociale e quella di dare effettività al coinvolgimento dei cittadini, dei portatori di interessi e delle amministrazioni interessate dalla realizzazione dell’opera”.
“Questi ultimi – intervenendo nella fase iniziale della progettazione, in relazione ai contenuti del progetto di fattibilità ovvero del documento di fattibilità delle alternative progettuali – consentono al proponente”, si legge nel parere, “di poter scegliere se realizzare l’opera e quali modifiche apportare al progetto originale, con la conseguenza non solo di ottimizzare il progetto ma anche di diminuire il possibile contenzioso”.
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FRA