di Francesco Ciaraffo
ROMA (Public Policy) – Approvato in Senato, nella seduta di mercoledì sera, il dl Green pass, con 199 voti favorevoli, 38 contrari e nessuna astensione. Il provvedimento prevede l’obbligo del green pass per l’accesso nei luoghi di lavoro, sia pubblici che privati. Poche le modifiche durante l’iter a Palazzo Madama. Il provvedimento, in scadenza il 20 novembre, passa ora all’esame di Montecitorio.
Queste le principali novità intervenute al Senato:
LAVORATORI POTRANNO CONCLUDERE TURNO ANCHE SE CERTIFICAZIONE SCADE
Il turno di lavoro iniziato con un green pass valido potrà concludersi regolarmente anche se la certificazione verde scade durante lo svolgimento del servizio, pertanto la permanenza del lavoratore sul luogo di lavoro sarà consentita per il tempo necessario a portare a termine il turno.
STOP INCOMPATIBILITÀ OPERATORI SANITARI CON ALTRI LAVORI
Cancellata l’incompatibilità per gli operatori delle professioni sanitarie con ogni altro rapporto di lavoro dipendente. Nello specifico, è stato stabilito che fino al termine dello stato di emergenza agli operatori delle professioni sanitarie al di fuori dell’orario di servizio e per un monte ore complessivo settimanale non superiore a 4 ore, non si applicano le incompatibilità con ogni altro rapporto di lavoro dipendente, pubblico o privato, e con altri rapporti anche di natura convenzionale con il Servizio sanitario nazionale. In ogni caso gli incarichi sono previamente autorizzati dall’amministrazione di appartenenza per garantire prioritariamente le esigenze organizzative del Ssn nonché di verificare il rispetto della normativa sull’orario di lavoro.
NOVITÀ SU SOSTITUZIONE LAVORATORI
Il dl approvato da Palazzo Chigi prevedeva la possibilità, per le imprese private con meno di 15 dipendenti, di sostituire provvisoriamente i lavoratori che non possono svolgere la prestazione, in quanto inadempienti all’obbligo di possesso o di esibizione su richiesta di un certificato verde Covid. Con una modifica in commissione, il limite della sostituzione è stato portato a dieci giorni lavorativi, rinnovabili anche più volte fino al 31 dicembre.
CERTIFICAZIONE PER OPERATORI SERVIZIO CIVILE
Allargato agli operatori del servizio civile universale che prestano il proprio servizio presso enti pubblici e privati accreditati l’obbligo di possesso di certificazione verde per l’ingresso nelle postazioni di servizio.
LAVORATORI POTRANNO CONSEGNARE CERTIFICATI PER EVITARE CONTROLLI
I lavoratori potranno scegliere di consegnare il proprio green pass al datore di lavoro evitando così i controlli da parte del datore stesso circa il possesso. “I lavoratori possono richiedere di consegnare al proprio datore di lavoro copia della propria certificazione verde Covid-19. I lavoratori che consegnano la predetta certificazione, per tutta la durata della relativa validità, sono esonerati dai controlli da parte dei rispettivi datori di lavoro”, stabilisce nello specifico la modifica approvata. (Public Policy)
@fraciaraffo