ROMA (Public Policy) – “Io, insieme ad altri parlamentari, sto lavorando da tempo a una riforma del sistema del diritto d’autore, sulla falsariga di altri Paesi europei. Solo da noi e in Austria infatti esiste un unico soggetto deputato a decidere. Non ho nulla contro la Siae, ma sta di fatto che in Italia questo campo è disciplinato ancora da una legge del 1941“.
Lo dice il capogruppo di Scelta civica alla Camera, Andrea Romano, nel corso del convegno a Montecitorio “Internet e libertà d’espressione – C’è bisogno di nuove leggi?”. “In Italia i grandi produttori di contenuti – aggiunge – sono enormemente più difesi rispetto a coloro che si affacciano sul mercato magari anche con maggiore creatività ma meno possibilità”.
Il capogruppo Sc dà poi alcuni numeri sulla Siae: “Circa l’80% degli associati paga più tasse di quanto ricava dai suoi contenuti. E ancora: il 70% degli associati fa riferimento al campo musicale”. (Public Policy)
GAV