di Marta Borghese
ROMA (Public Policy) – Una riunione di maggioranza convocata ad hoc, con il ministro per i Rapporti con il Parlamento Luca Ciriani e i funzionari del Maeci, per discutere del dl Cittadinanza e trovare una quadra, al momento (pare) difficile, sulle richieste di Lega e Noi moderati.
L’incontro, secondo quanto appreso da Public Policy, si è svolto la scorsa settimana tra i rappresentanti di Governo e i senatori del centrodestra impegnati nell’esame del decreto nella commissione Affari costituzionali di Palazzo Madama.
Per ragioni diverse, infatti, Lega e Noi moderati si trovano a convergere su una stessa richiesta: rivedere il criterio di nascita o residenza in Italia dei genitori-cittadini di coloro che intendono richiedere la cittadinanza, introdotto dal decreto promosso dal vice premier Antonio Tajani e approvato dal Cdm il 28 marzo scorso per stringere le maglie dello iure sanguinis.
Un requisito che, al momento, il Governo non sarebbe intenzionato a rivedere. “So che c’è una perplessità forte del Governo su questo emendamento, però l’ascolto è doveroso e quindi immagino che ci sarà un ulteriore momento di confronto prima di procedere alle decisioni finali”, ha dichiarato a Public Policy il capogruppo di Forza Italia, Maurizio Gasparri.
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@BorgheseMarta