(Public Policy) – Roma, 20 giu – Il Governo chiederà la
fiducia per il dl Emergenze. È quanto ha deciso la
conferenza dei capigruppo di Montecitorio, convocata nel
pomeriggio d’urgenza per discutere dell’iter di approvazione
del Emergenze.
Ieri M5s, Sel e Lega, durante la discussione in aula,
avevano fatto ostruzionismo per rallentare le votazioni e
chiedere che fossero inseriti nel decreto alcuni degli
emendamenti presentati.
Oggi la maggioranza ha proposto ai 5 stelle un’intesa su
tre emendamenti soppressivi di norme introdotte al Senato,
riguardanti turismo, camere di commercio e terre da scavo.
Ma la proposta non è stata accettata dal Movimento.
TUTTI I LANCI DI PUBLIC POLICY
DL EMERGENZE, DI MAIO (M5S): SE PARLAMENTO RATIFICA SOLO, VOTIAMO DA CASA
(Public Policy) – Roma, 20 giu – Definisce “vergognoso” il
modus operandi adottato per inserire emendamenti nel dl
emergenze e sostiene: “Ieri e oggi vi abbiamo dato un
assaggio di quello che faremo in Parlamento: garantire che
venga rispettata la Costituzione, le sentenze e la Corte
Costituzionale e che venga rispettato il Parlamento. Ovvero
che il voto di milioni di italiani non sia perso”. Lo dice
il vicepresidente della Camera del M5s Luigi Di Maio durante
una conferenza stampa alla Camera indetta subito dopo che il
Governo ha posto la fiducia sul decreto emergenze
ambientali.
“Il Parlamento – attacca Di Maio – non è un corridoio dove
passano i decreti e dove i parlamentari sono chiamati solo a
ratificare. Perché se è così allora io propongo il voto da
casa”.
“Rinnovo il mio appello ai presidenti Napolitano e
Boldrini: vogliamo garantire il funzionamento del
Parlamento? Vogliamo garantire che non ci siano strade
preferenziali per i decreti governativi? Perché se così non
fosse allora si sta creando un presidenzialismo di fatto e
allora dovete anche avere il coraggio di chiuderlo il
Parlamento”.
Quanto al decreto emergenze, Di Maio dice: “Inizialmente
abbiamo pensato a un’apertura da parte dei questa
maggioranza bulgara nei confronti dell’opposizione. In Aula
Dario Franceschini ha detto che la maggioranza aveva
avanzato tre proposte condivise dal M5s. Penso che quelle
tre proposte (che puntavano ad abrogare tre norme introdotte
nel dl al Senato sulla delega al Turismo per il ministero
dei Beni culturali, sulle Camere di commercio estere in
Italia e sulle terre da scavo; Ndr) fossero condivise da
tutti perché è vergognoso inserire in un decreto norme che
non c’entrano nulla, come quelle sulle Camere di commercio.
Norme che restano nella versione che si voterà domani.
Quando poi siamo entrati nel merito del decreto si sono
alzati gli scudi e questo atteggiamento della maggioranza ci
dà ancora più ragione della nostra scelta fatta mesi fa”.
DL EMERGENZE, M5S A LETTA: AVEVI PROMESSO DI NON FAR RICORSO ALLA FIDUCIA
(Public Policy) – Roma, 20 giu – Enrico Letta non era quello
che aveva promesso che non sarebbe mai ricorso alla fiducia?
Lo chiedono, in conferenza stampa alla Camera, i deputati
del Movimento 5 stelle in merito alla fiducia chiesta dal
Governo sul decreto emergenze ambientali.
Luigi di Maio, vice presidente della Camera del M5s, dice:
“Vorrei chiedere a Letta cosa ne pensa del fatto che lui ha
detto che non avrebbe utilizzato la leva della fiducia e che
ora invece lo ha fatto, dopo essere stato irresponsabile”.
“Ricordiamo – aveva detto poco prima il capogruppo M5s
alla Camera Riccardo Nuti – di quando Letta aveva detto che
non avrebbe fatto ricorso sistematicamente alla fiducia. E
infatti oggi si è visto”.
DL EMERGENZE, ALLE 18 CONFERENZA STAMPA M5S
(Public Policy) – Roma, 20 giu – Oggi alle 18 alla Camera il
Movimento 5 Stelle spiegherà ai giornalisti i motivi
dell’opposizione alla questione di fiducia posta dal Governo
sul dl Emergenze. Parteciperanno alla conferenza stampa a
Montecitorio il capogruppo Riccardo Nuti e i parlamentari
Claudia Mannino, Giulia Grillo, Alessio Villarosa, Massimo
De Rosa e Luigi Di Maio.
DL EMERGENZE, DOMANI FIDUCIA ALLE 11, VOTO FINALE ALLE 14,30
(Public Policy) – Roma, 20 giu – Il voto di fiducia ci sarà
domani alle 11 e voto finale alle 15,30. È quanto si
apprende al termine della conferenza dei capigruppo di
Montecitorio, dopo che il Governo ha posto la questione di
fiducia sul decreto Emergenze. I presidenti dei gruppi hanno
derogato al termine delle 24 ore previsto dal regolamento.
L’aula è convocata alle 9,30 per le dichiarazioni di voto
sulla fiducia, quelle per la votazione finale alle 14. Il
testo in discussione domani è lo stesso approvato dal Senato
la scorsa settimana e quindi l’approvazione sarà definitiva.
DL EMERGENZE, STRATEGIA M5S: 107 ODG PER UN TOTALE DI 500 MINUTI
(Public Policy) – Roma, 20 giu – Quanti ordini del giorno
avete? “Al momento una decina. Ma ne possiamo fare 107 di
cinque minuti l’uno. Stiamo parlando più di 500 minuti di
discussione. Si potrebbe arrivare alla scadenza del 25
giugno”. Risponde così a Public Policy un deputato del M5s
al termine della seduta infuocata in aula a Montecitorio.
Il Movimento 5 stelle, dopo la scelta del Governo di porre
la fiducia sul dl Emergenze non avendo trovato un accordo,
prepara la strategia da portare avanti nelle prossime ore.
È in corso la conferenza dei capigruppo alla Camera.
Secondo quanto si apprende la maggioranza ha chiesto ai
presidenti di gruppi il via libera a votare già oggi
pomeriggio la fiducia al decreto. Secondo il comma 3
dell’articolo 116 del Regolamento della Camera, infatti,
“sulla questione di fiducia si vota per appello nominale non
prima di ventiquattro ore dall’annuncio, salvo diverso
accordo fra i gruppi”.
DL EMERGENZE, NUTI (M5S): ALLA CAMERA SI DICE UNA COSA E SE NE FA UN’ALTRA
(Public Policy) – Roma, 20 giu – “Una cosa ho imparato da
quando sono qui: si dice una cosa e se ne fa un’altra. Cosa
vale di più, queste finte emergenze o gli aiuti alle
imprese? Queste finte emergenze o la ricostruzione delle
case dei terremotati?”. Lo dice in aula alla Camera, nei 30
secondi concessi dalla presidente Laura Boldrini, il
capogruppo del Movimento 5 stelle Riccardo Nuti, dopo
l’intervento del ministro per i Rapporti con il Parlamento
Dario Franceschini, con cui il Governo ha chiesto la fiducia
sul dl Emergenze.
DL EMERGENZE, BALDELLI (PDL): FIDUCIA FIGLIA DELL’OSTRUZIONISMO
(Public Policy) – Roma, 20 giu – “La fiducia è il risultato
dell’ostruzionismo, una pratica all’inizio anche
entusiasmante ma rispetto alla quale poi si paga un prezzo”.
Così interviene in aula alla Camera il deputato del Pdl
Simone Baldelli dopo l’intervento del ministro per i
Rapporti con il Parlamento Dario Franceschini, con cui il
Governo ha chiesto la fiducia sul dl Emergenze.
“Ci sono diverse riflessioni – aggiunge – che si potevano
fare, sui tempi e sul rapporto tra le due Camere. Poteva
essere una battaglia vinta anche grazie all’interazione dei
colleghi del Movimento 5 stelle. Invece è stata persa”.
DL EMERGENZE, DELLAI (SC): POTEVAMO RAGGIUNGERE UN COMPROMESSO POSITIVO
(Public Policy) – Roma, 20 giu – “Il Movimento 5 stelle ha
posto una questione di principio. Certamente insieme ad
altre legittime tattiche di tipo politico. Inizialmente la
questione di principio, vista la necessità di modificare nei
tempi ristretti il dl, era stata non accolta da noi perchè
preoccupati che si arrivasse alla non conversione. A me pare
che stamani si era aperto uno spiraglio positivo, ovvero la
maggioranza aveva accettato la questione di principio e si
era dichiarata disponibile a modificare il decreto previo
accertamento che il Senato ce la facesse a terminare in
tempo la terza lettura”.
Così in aula alla Camera il deputato di Scelta civica
Lorenzo Dellai risponde all’intervento del ministro per i
Rapporti con il Parlamento Dario Franceschini, dopo che il
Governo ha chiesto la fiducia sul dl Emergenze.
“Sarebbe stato un segnale importante per richiamare tutti
al maggiore rispetto di tempi e modalità di lavoro di
commissioni e aula. Era un compromesso, ma talvolta
richiedere il tutto e subito porta a rifiutare dei
compromessi che sarebbero stati positivi”.
DL EMERGENZE, CORSARO (FDI): O SI RIFORMA BICAMERALISMO O SCIVOLERETE SEMPRE
(Public Policy) – Roma, 20 giu – “Quando inizieremo a fare
veramente opposizione dove scapperete? O prima decidete di
affrontare il tema della riforma delle istituzioni e del
superamento del bicameralismo perfetto, oppure mettetevi in
testa che sempre di qui dovete passare e sempre tramite il
voto di Camera e Senato dovete far passare i vostri
provvedimenti. Oggi alla prima occasione lei è scivolato,
dispiace abbia fatto questa figura barbina”.
Così in aula alla Camera il deputato di Fratelli d’Italia
Massimo Corsaro risponde all’intervento del ministro per i
Rapporti con il Parlamento Dario Franceschini, dopo che il
Governo ha chiesto la fiducia sul dl Emergenze.
DL EMERGENZE, M5S: LA MAGGIORANZA SI È RIMANGIATA GLI ACCORDI
(Public Policy) – Roma, 20 giu – “Gli accordi presi questa
mattina erano altri: in capigruppo avevamo deciso di tornare
al testo originario, fatti salvi quegli emendamenti che
rispettavano la natura del provvedimento. Ma poi nel
comitato dei nove la maggioranza si è rimangiata tutto
proponendoci di inserire tre dei nostri emendamenti
soppressivi (su turismo, camere di commercio e terre da
scavo; Ndr), ma non abbiamo accettato visto che nulla di
quello che avevamo chiesto è stato accolto. Il M5s in ultima
istanza ha chiesto di inserire le proposte soppressive agli
articoli 7-ter e 7-quater (su Terzo valico dei Giovi e Tav),
ma la maggioranza ha continuato sulla sua strada. Ora il
Governo si prenda la responsabilità di aver fatto saltare
gli accordi”.
Risponde così a Public Policy il vicepresidente della
commissione Ambiente Massimo De Rosa sulla fiducia chiesta
dal Governo al dl Emergenze, dopo che gli accordi raggiunti
questa mattina in capigruppo sono saltati. Ieri M5s, Sel e
Lega, durante la discussione in aula, avevano fatto
ostruzionismo per rallentare le votazioni e chiedere che
fossero inseriti nel decreto alcuni degli emendamenti
presentati.
Oggi la maggioranza ha proposto ai 5 stelle un’intesa su
tre emendamenti soppressivi di norme introdotte al Senato.
Ma la proposta non è stata accettata dai 5 stelle:
“Inizialmente – aggiunge De Rosa – avevamo chiesto la
soppressione di cinque articoli, ma pur di trovare un
accordo siamo scesi a due, due temi per noi indiscutibili:
“no” al finanziamento del Tav Torino-Lione e allo
stanziamento di finanziamento per il Terzo Valico dei Giovi“.
Nella versione del testo approvato da Palazzo Madama sono
stanziati 120 milioni di euro dall’anno 2015 al 2024 per il
Terzo Valico di Giovi e per il quadruplicamento della linea
Fortezza-Verona di accesso alla galleria del Brennero.
Con l’articolo 7-quater, invece, sono stati stanziati altri
10 milioni per ciascuno degli anni 2013, 2014 e 2015 per
finanziare la linea Tav Torino-Lione. Con la modifica si
prevede una deroga al Patto di stabilità della Regione
Piemonte per finanziare l’alta velocità in Val di Susa.
DL EMERGENZE, DI SALVO (SEL): LA FIDUCIA UN PASSO INDIETRO, NOI SIAMO CONTRARI
(Public Policy) – Roma, 20 giu – “Sel non ha chiesto il voto
di fiducia; abbiamo chiesto invece di votare in aula alcuni
emendamenti, in particolare di poter discutere delle
compensazioni sul Tav che non condividiamo. Non lo abbiamo
chiesto perchè la discussione ha fatto sì che oggi il dl era
migliorato rispetto a ieri, mentre mettere la fiducia vuol
dire fare un passo indietro ignorando il lavoro fatto in
queste ore”. Così in aula alla Camera la deputata di
Sinistra ecologia e libertà Titti Di Salvo risponde
all’intervento del ministro per i Rapporti con il Parlamento
Dario Franceschini, dopo che il Governo ha chiesto la
fiducia sul dl Emergenze.
DL EMERGENZE, VILLAROSA (M5S): GOVERNO NON PRENDA IN GIRO GLI ITALIANI
(Public Policy) – Roma, 20 giu – “Le tattiche parlamentari
le conoscono bene altri qua dentro e potete dire quello che
volete ma i terremotati dell’Emilia sanno quanto siamo
attenti a questo tema. La maggioranza non ha fatto passi
indietro rispetto alle loro proposte originarie, non siamo
noi a fare tattica, non si prendano in giro gli italiani”.
Così in aula alla Camera il deputato 5 stelle Alessio
Villarosa risponde all’intervento del ministro per i
Rapporti con il Parlamento Dario Franceschini con cui il
Governo ha chiesto la fiducia sul dl Emergenze.
DL EMERGENZE, FRANCESCHINI CHIEDE LA FIDUCIA E CRITICA IL M5S
(Public Policy) – Roma, 20 giu – “Devo ricordare all’aula
che la prima parte dei 60 giorni per la conversione sono
stati consumati per la nascita del Governo: adesso arriva
tardi alla Camera, con poco tempo per la discussione. Ma è
evidente che un dl sulle emergenze ambientali non si può
rischiare di non convertirlo”. Lo dice in aula alla Camera
il ministro per i Rapporti con il Parlamento Dario
Franceschini, comunicando la decisione del Governo di
chiedere la fiducia sul dl Emergenze (che scade il 25
giugno).
“Abbiamo chiesto – dice il ministro – al Movimento 5 stelle
di mettere le loro proposte in una pdl da calendarizzare al
più presto. Poi abbiamo dato la nostra disponibilità a
modificare in alcune parti il decreto, sono stati
individuati quattro punti condivisi da tutti i gruppi
parlamentari, ma successivamente sono state aggiunte nuove
richieste non condivise dalla maggioranza (Terzo Valico,
Brennero, opere di compensazione su Tav)”.
“Avrei voluto – conclude Franceschini – evitare il voto di
fiducia, perchè credo si debba fare uno sforzo per portare
il voto di fiducia alla sua natura costituzionale senza
farlo diventare uno strumento per accorciare i tempi di
approvazione dei decreti”.
Al termine del suo intervento Franceschini è stato
ironicamente applaudito dal gruppo del Movimento 5 stelle.
La risposta del ministro: “Non so se applaudite perchè siete
contenti, siete così imprevedibili”.
DL EMERGENZE, MAGGIORANZA A M5S: TRE EMENDAMENTI SOPPRESSIVI O FIDUCIA
(Public Policy) – Roma, 20 giu – La maggioranza ha fatto la
sua proposta al Movimento 5 stelle: un’intesa su tre
emendamenti soppressivi di norme introdotte dal Senato e
l’approvazione del testo entro stasera, oppure il Governo
chiederà la fiducia sul dl Emergenze.
È quanto emerso al termine del Comitato dei nove della
commissione Ambiente di Montecitorio, riunito per decidere
quali parti eliminare dal decreto sulle emergenze ambientali
e industriali, in conversione alla Camera (scade il 25
giugno).
I tre emendamenti soppressivi, presentati in aula dai 5
stelle, riguardano la delega al Turismo al ministero dei
Beni culturali, un emendamento sulle Camere di commercio
estere in Italia e un altro sulle terre da scavo. Per
decidere sul proseguimento dei lavori è stata convocata la
conferenza dei capigruppo.
CAMERA, CONVOCATA CAPIGRUPPO ALLE 15,15 SU DL EMERGENZE
(Public Policy) – Roma, 20 giu – È convocata per le 15,15 la
conferenza dei capigruppo di Montecitorio per decidere sul
proseguimento dei lavori del dl Emergenze.
DL EMERGENZE, COMITATO DEI NOVE CONCITATO, SI LAVORA PER LA PULIZIA DEL DL
(Public Policy) – Roma, 20 giu – Riunione concitata quella
in corso a Montecitorio tra i deputati della commissione
Ambiente, chiamati a discutere nel comitato dei nove della
“pulizia” del dl Emergenze. I gruppi parlamentari hanno
presentato le proprie proposte di stralcio, ma secondo
quanto si apprende il M5s non è ancora soddisfatto dei tagli
al provvedimento.
L’accordo raggiunto durante la capigruppo di questa mattina
prevede che il decreto Emergenze, in discussione alla Camera,
torni alla versione originale salvando solo quelle modifiche
(apportate precedentemente dal Senato) che rispettano la natura
del provvedimento.
DL EMERGENZE, SOSPESO COMITATO NOVE: M5S VALUTA PROPOSTA PULIZIA DL
(Public Policy) – Roma, 20 giu – Una proposta da parte del
Movimento 5 stelle per “asciugare” il dl Emergenze è in
lavorazione. E il comitato dei nove della commissione
Ambiente di Montecitorio al momento è sospeso fino alle
12,30, si attendono le proposte di tutti i gruppi.
In Transatlantico i 5 stelle, tra cui il vicepresidente
della commissione Ambiente Massimo De Rosa e i deputati
Patrizia Terzoni e Sebastiano Barbanti, valutano
attentamente quali parti stralciare. Secondo quanto si
apprende, il M5s chiederà di eliminare le parti che
riguardano il finanziamento del Tav Torino-Lione, quello
sulle camere di commercio estere in Italia e la deroga al
Patto di stabilità per la Regione Toscana.
L’accordo raggiunto durante la capigruppo di questa mattina
prevede che il decreto Emergenze, in discussione alla Camera,
torni alla versione originale salvando solo quelle modifiche
(apportate precedentemente dal Senato) che rispettano
la natura del provvedimento. (Public Policy)
SOR-GAV