DL PA, COMMISSIONE SU SISTRI E RIFIUTI ILVA. PRESENTE MINISTRO ORLANDO

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DL PA, COMMISSIONE SU SISTRI E RIFIUTI ILVA. PRESENTE MINISTRO ORLANDO

(Public Policy) – Roma, 30 set – Nonostante la bagarre politica degli ultimi giorni e la crisi di Governo, proseguono i lavori della commissioni Affari costituzionali del Senato impegnata nell’esame degli articoli 11 e 12 del decreto Pubblica amministrazione. Presente alla riunione di oggi anche il ministro dell’Ambiente Andrea Orlando. All’ordine del giorno della seduta di questa mattina ci sono: la razionalizzazione del Sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti (Sistri – prevista dall’articolo 11 del provvedimento), la costruzione di alcune discariche a Taranto e gli aspetti finanziari dello smaltimento dei rifiuti dello stabilimento dell’Ilva (quest’ultimi previsti dall’articolo 12).

Nel merito l’articolo 11 modifica la normativa attuale sul Sistri e la parte relativa all’adesione, obbligatoria o volontaria, al sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti. Al momento – nella prima parte dell’articolo – l’obbligo è previsto per i produttori iniziali di rifiuti pericolosi; gli enti e le imprese che raccolgono o trasportano rifiuti pericolosi a titolo personale; e quelli che effettuano operazioni di trattamento, recupero, smaltimento, commercio e intermediazione di rifiuti pericolosi, inclusi i nuovi produttori. Il decreto, inoltre, stabilisce che possono aderire al Sistri su base volontaria i produttori e i gestori di rifiuti diversi da quelli tenuti all’iscrizione obbligatoria elencati nella prima parte. Questa modifica sostituisce l’articolato elenco contenuto nel decreto 152 del 2006 (Norme in materia ambientale). Inoltre, i primi commi dell’articolo 11 del decreto Pa stabiliscono nuovi termini per l’operatività del Sistri. Viene fissato il termine iniziale di operatività al 1° ottobre 2013 (quindi domani) per gli enti e le imprese che raccolgono o trasportano rifiuti pericolosi a titolo professionale. Al 3 marzo 2014, invece, per i produttori di rifiuti pericolosi, per i Comuni e le imprese che trattano rifiuti del territorio della Regione Campania, che sono tenute ad aderire al Sistri.

Oltre all’articolo 11, questa mattina la commissione Affari costituzionali del Senato esamina l’articolo 12 del provvedimento, insieme ai rispettivi emendamenti presentati. Con l’articolo – “al fine di evitare ulteriori ritardi nell’attuazione del Piano delle misure e delle attività di tutela ambientale”, previsto dal decreto Ilva bis per le aziende ree di inquinamento – la costruzione e la gestione delle discariche di rifiuti speciali localizzate nel perimetro dell’impianto dell’Ilva di Taranto, che abbiamo già ricevuto giudizio positivo di compatibilità ambientale e Via (valutazione impatto ambientale).

Queste discariche dovranno essere destinate esclusivamente al conferimento di rifiuti prodotti dall’attività dell’Ilva e dagli interventi necessari al risanamento ambientale della zona. E ancora: i commi 3 e 5 introducono disposizioni in materia di gestione commissariale di imprese di interesse strategico nazionale. Con il decreto Pa, infatti, il commissario straordinario – nominato dal Governo per le aziende che inquinano – sarà autorizzato a sciogliersi da eventuali contratti in corso alla data di avvio del commissariamento, nel caso questi contratti siano incompatibili con l’attuazione dei due piani previsti dal decreto Ilva bis (il piano per la tutela della salute e dell’ambiente e quello industriale). La norma, però, non si applica ai contratti di lavoratori subordinati, a quelli di compravendita di immobili che siano già stato trascritti, ai contratti relativi ai finanziamenti e a quelli di locazione di immobili nei quali l’impresa commissariata è in parte locatrice. Inoltre, il decreto specifica le responsabilità per il commissario, il subcommissario e i tre esperti del comitato (figure previste dal decreto Ilva bis in caso di commissariamento di uno stabilimento).

Al momento, l’ultimo decreto Ilva prevede il possibile esonero della responsabilità del commissario e del subcommissario per i possibili illeciti commessi in relazione dell’attuazione dell’Aia e delle altre norme di tutela ambientale e sanitaria. Questo “possibile esonero”, con il decreto Pa, viene esteso anche ai soggetti delegati dal commissario e dal sub.

DL PA, IL RITORNO DELLA NORMA SUI CREDITI BANCARI PER LE IMPRESE COMMISSARIATE

(Public Policy) – Roma, 30 set – Nel caso di fallimento di un’azienda commissariata, le prime a vedersi restituire il 60% dei crediti saranno le banche; i finanziamenti a favore dell’impresa commissariata, infatti, saranno “prededucibili” durante il concordato preventivo, ovvero saranno pagati prima di ogni altro credito. È quanto prevede l’articolo 12 del decreto Pubblica amministrazione, in esame nella commissione Affari costituzionali del Senato.

La norma, ora contenuta nel decreto, era stata proposta in precedenza durante l’esame al Senato del decreto Ilva bis. Come anticipato da Public Policy nei mesi scorsi, infatti, sull’argomento erano stati presentati ben tre emendamenti a firma Pd, Pdl e Scelta e che la maggioranza puntava a introdurre nel decreto sul commissariamento dell’Ilva di Taranto. Secondo fonti di maggioranza, gli emendamenti “salva-crediti” (a firma Luigi Perrone, Pdl, Stefano Collina, Pd, e Maria Paola Merloni, Sc) erano stati presentati dopo alcuni incontri informali tra esponenti della maggioranza ed Enrico Bondi, commissario straordinario di Ilva.

Bondi avrebbe chiesto di introdurre questa modifica per avere “un’assicurazione”, un aiuto – aveva spiegato una fonte Pd a Public Policy – “per ottenere finanziamenti dalle banche” e garantire quindi a quest’ultime la restituzione dei crediti anche in caso di crisi. I tre emendamenti di luglio sono stati successivamente trasformati in tre ordini del giorno. La norma quindi è stata inserita nel nuovo decreto Pa. (Public Policy)

SOR