Dl Semplificazioni, i decreti attuativi sono 50

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di Michele De Vitis

ROMA (Public Policy) – È in vigore da ieri il decreto Semplificazioni, il secondo varato in questa legislatura dopo quello approvato a fine 2018. Tra i 65 articoli di cui si compone il decreto, secondo lo studio fatto da Public Policy sono circa 50 i decreti attuativi ora attesi, mentre il report di monitoraggio effettuato dall’ufficio del Programma presso Palazzo Chigi ne annovera solo 20.

Diversi sono gli attuativi attesi nel settore degli appalti, dal dm Viminale entro inizio agosto sulle semplificazioni per la documentazione antimafia ai dpcm entro fine anno che definiranno le infrastrutture da accelerare attraverso i commissari straordinari, passando per il dm Mit da adottare entro metà ottobre per fissare i requisiti che ammetteranno alla segnalazione certificata anche gli immobili legittimamente realizzati privi di agibilità.

Guardando invece alle misure su semplificazioni nella Pa e innovazione digitale, si segnalano tra gli altri i dpcm sui criteri di misurazione dei tempi effettivi di conclusione dei procedimenti amministrativi di maggiore impatto per cittadini e imprese e diversi dpcm, su proposta del Ministro Pisano, su identità e domicilio digitale. Inoltre si rinvia a nuovi provvedimenti normativi per dare attuazione ad alcune norme per la valorizzazione del personale operativo dei vigili del fuoco.

Sul fronte infrastrutture e ambiente, sono previsti anche due provvedimenti attuativi in capo ad Arera, di cui uno per definire le tariffe per la fornitura dell’energia elettrica per la ricarica dei veicoli. Al Mise spetterà adottare linee guida nazionali per semplificare le autorizzazioni per la costruzione e l’esercizio delle infrastrutture appartenenti alle reti di distribuzione elettrica. Infine toccherà alla ministra Bellanova adottare con dm il programma straordinario di manutenzione del territorio forestale e montano, per interventi infrastrutturali irrigui e bacini di raccolta delle acque. (Public Policy)

@micdv