Il dlgs Digitale entra ufficialmente in vigore: cosa prevede

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di Sonia Ricci

ROMA (Public Policy) – Tutte le Pubbliche amministrazioni dovranno convertirsi definitivamente al digitale.

Il decreto attuativo per la digitalizzazione delle amministrazioni statali, tra i tasselli fondamentali della riforma Madia, è stato stato pubblicato nell’ultima Gazzetta ufficiale ed entra dunque in vigore.

Il testo finale conta 66 articoli, quasi dieci in più rispetto alla prima versione. Dopo il passaggio in Parlamento il testo è stato integrato con diverse modifiche, recependo le richieste di Camera e Senato.

Vediamo nel dettaglio le novità:

DOMICILIO DIGITALE CON PEC
Così nel 2016 potrebbe trovare applicazione il domicilio digitale, rimasto solo su carta da tre anni: con un recapito elettronico, come l’indirizzo email, si potrà comunicare con le diverse amministrazioni mettendo definitivamente in cantina la tradizionale cassetta delle lettere.

Verrà utilizzata principalmente la Posta elettronica certificata, ma il governo studia anche altri canali visto che il sistema è tra quelli non decollati. Le Pec dovranno essere registrate presso il cervellone dell’anagrafe digitale che entro il 2018 sostituirà le 8 mila esistenti.

Con la riforma verranno rilanciati anche altri due tasselli già pensati in precedenza: il timbro elettronico e la firma digitale. Ma il decreto non è solo l’assemblaggio di quanto già presente nell’ordinamento.

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@ricci_sonia