ENERGIA, ENI: ENTRO 2020 POTREMMO RADDOPPIARE PRODUZIONE NAZIONALE IDROCARBURI

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IL PIANO ENI PER GLI IDROCARBURI

BELLODI AL SENATO: SI DAREBBE LAVORO A 38 MILA PERSONE

(Public Policy) – Roma, 13 set – “Entro la fine del decennio
in corso sarebbe possibile, con il superamento degli
ostacoli alla crescita del settore, puntare al raddoppio
della produzione nazionale di idrocarburi
, da 12,2 a 21,6
mln di Tep (Tonnellate di petrolio equivalenti)”. Lo ha
detto in audizione informale nella commissione Territorio e
Ambiente del Senato Leonardo Bellodi, direttore Rapporti
istituzionali e Affari regolatori dell’Eni.

L’Eni sostiene che entro il 2020 si potrebbe appunto
arrivare a una produzione nazionale di idrocarburi pari a
21,6 milioni (di cui 11,4 milioni di olio e 12,7 milioni di
gas). Per far questo l’Eni stima di fare investimenti per
oltre 2,5 miliardi di euro
l’anno e di dare un posto di
lavoro a circa 38 mila lavoratori tra diretti e indiretti.
Il tutto, secondo Eni, porterebbe a un gettito fiscale,
comprese royalty e canoni, pari a circa 3 miliardi di euro
l’anno.

“Nel 2012 – comunica l’Eni – oltre il 90% degli utili sono
stati generati dal settore E&P (Exploration and Production,
ovvero il settore della ricerca e produzione di idrocarburi;
Ndr) una percentuale in aumento rispetto ai due anni
precedenti. Ed Eni è una compagnia a vocazione
internazionale: l’89% della produzione di idrocarburi è
realizzata all’estero e solo l’11% in Italia”.

IDROCARBURI, ENI: INUTILE PENALIZZAZIONE RINUNCIARE A PRODUZIONE OFFSHORE

(Public Policy) – Roma, 13 set – “Rinunciare alla produzione
offshore comporterebbe solo una inutile penalizzazione del
sistema economico italiano. L’offshore italiano è un
patrimonio da valorizzare
(miliardi di investimenti,
migliaia di occupati ed effetti positivi sul bilancio
energetico), è una attività sicura e con un impatto
ambientale estremamente limitato ed è possibile valorizzare
tale patrimonio nel pieno rispetto dell’ambiente”. Lo ha
detto, in audizione informale nella commissione Territorio e
Ambiente del Senato Leonardo Bellodi, direttore Rapporti
istituzionali e Affari regolatori dell’Eni.

L’Eni lamenta i limiti imposti dalla legislazione italiana
all’estrazione di idrocarburi e sottolinea come “il divieto
imposto ha rappresentato una fuga in avanti rispetto alle
scelte dei principali Paesi produttori” come l’Unione
Europea dove “non è stata proposta alcuna moratoria a
livello comunitario. Il Parlamento europeo – si legge nelle
slide depositate da Bellodi in Senato – ha affermato che una
moratoria dei progetti oil&gas offshore sarebbe stata una
‘reazione sproporzionata’ all’incidente” nel Golfo del
Messico.

L’Eni invita inoltre l’Italia a recepire la direttiva del
Parlamento europeo del maggio 2013
sulla “sicurezza delle
attività offshore di prospezione, ricerca e produzione di
idrocarburi”.

“Un corretto recepimento della direttiva – sostiene l’Eni –
consentirà di raggiungere un’uniformità normativa in grado
di salvaguardare l’ambiente, la sicurezza dei lavoratori e
lo sviluppo delle attività
, mentre un eventuale inasprimento
del divieto del 2010 appare dannoso e ingiustificato”.
(Public Policy)

VIC