di Valentina Pigliautile
ROMA (Public Policy) – Dopo l’intesa sugli ultimi emendamenti, la commissione Giustizia, durante la seduta di giovedì scorso, ha dato il via libera alla proposta di riforma dell’art.4 bis della legge 26 luglio 1975, n. 354, in tema di “concessione di benefici penitenziari nei confronti dei detenuti o internati che non collaborano con la giustizia”, dando mandato al relatore Mario Perantoni (M5s, presidente della II commissione) di riferire in aula.
L’intervento giunge dopo la sentenza della Corte di Strasburgo che, nella sentenza del 14 giugno 2019, ha bocciato la legge italiana in vigore sull’ergastolo ostativo e chiesto di riformare la norma in vigore, ritenendo che essa violasse la dignità umana e sottoponesse a trattamenti inumani i detenuti. La revisione dell’art.4 bis ha condotto all’inserimento di un nuovo comma, l’1-bis, che prevede le ipotesi in cui possano venir meno i divieti di accesso al lavoro esterno, ai permessi premio e alle misure di liberazione condizionale anche per i detenuti ostativi.
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@_ValentinaJA23