BRUXELLES (Public Policy / Policy Europe) – Rafforzare il ruolo internazionale dell’euro e andare avanti sul percorso verso un euro digitale e una Unione dei mercati e bancaria sempre più coesa. Queste le indicazioni di massima fornite dall’Eurosummit, la riunione dei capi di Stato o di Governo dei Paesi della zona euro, che si è riunito giovedì sera a margine della videoconferenza del Consiglio europeo.
Il vertice ha fatto seguito all’Eurogruppo del 15 marzo, che ha fornito le basi per il lavoro dei capi di Stato e di Governo dell’eurozona.
Nella dichiarazione finale l’Eurosummit ha sostenuto “il consolidamento del ruolo internazionale dell’euro”. Per arrivarci i leader dell’area euro ricordano l’importanza di una ripresa solida, anche grazie alle risorse del Recovery Fund, ed evidenziano “l’importanza di una solida architettura finanziaria e di mercati finanziari dotati di spessore e liquidità, ben funzionanti e denominati in euro, nonché di preservare la capacità dell’Ue – si legge nella dichiarazione finale – di garantire la propria stabilità e resilienza sul piano finanziario. Resta essenziale – sottolineano ancora – rafforzare l’Unione economica e monetaria, completare l’unione bancaria e compiere progressi verso un’autentica unione dei mercati dei capitali”.
Nella dichiarazione i leader dell’area euro si dicono a favore di una finanza digitale più forte e sistemi di pagamento più efficienti e resilienti, evidenziando la volontà di andare avanti con l’attività esplorativa sulla possibile introduzione dell’euro digitale. Avanti anche con i lavori “su un quadro efficace per stimolare ulteriormente la crescita del mercato finanziario verde dell’Ue”.
È in questo quadro che il presidente del Consiglio italiano Mario Draghi, nel corso della videoconferenza dell’Eurosummit, ha che la priorità assoluta deve essere non commettere errori durante la ripresa economica. “Dobbiamo disegnare una cornice per la politica fiscale che sia in grado di portarci fuori dalla crisi“, ha detto il presidente del Consiglio. Draghi ha quindi invitato a prendere esempio dagli Stati Uniti: “Negli Usa hanno un’unione dei mercati dei capitali, un’unione bancaria completa, e un safe asset”.
Poi il passaggio sul cosiddetto eurobond, in cui Draghi ha enfatizzato l’importanza di creare un titolo comune europeo: “Lo so che la strada è lunga, ma dobbiamo cominciare a incamminarci. È un obbiettivo di lungo periodo, ma è importante avere un impegno politico”.
Prossimo appuntamento all’Eurosummit di giugno, per fare il punto sui progressi compiuti e per decidere le prossime tappe.