Fine vita, si rischia un nuovo stallo al Senato

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di Marta Borghese

ROMA (Public Policy) – “Dobbiamo proseguire nei lavori del comitato ristretto, ma ci sono state contingenze che non ci hanno permesso di convocarlo”. A spiegarlo a Public Policy è il relatore del ddl Fine vita per la commissione Sanità di Palazzo Madama, Ignazio Zullo, senatore FdI.

Con il collega Pierantonio Zanettin (FI), relatore per la commissione Giustizia, è incaricato di portare avanti i lavori in quel comitato ristretto formato da membri della 2a e della 10a Senato che era stato istituito per arrivare a un testo condiviso sul fine vita.

Nell’ultima seduta proprio Zullo si era fatto promotore di una bozza dei primi due articoli del testo, recepita anche dalle opposizioni come un’apertura significativa sul tema. Da allora, però, è ormai passato quasi un mese (era il 5 marzo) e il comitato ristretto non è più stato convocato.

Quella bozza era stata percepita come un passo in avanti da parte di Fratelli d’Italia. Ma “è stata un’iniziativa solo del comitato ristretto”, chiarisce Zullo, che però esclude ci sia una volontà politica di frenare.

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@BorgheseMarta