ROMA (Public Policy) – Introduzione dei referendum “propositivi”, abrogazione del quorum, ritocco dell’iter di presentazione delle proposte di legge popolari e strumenti di partecipazione diretta a livello locale. Sono questi i tre temi principali a cui punta il ministero per i Rapporti con il Parlamento, guidato dal 5 stelle Riccardo Fraccaro.
Parlando con i giornalisti sull’azione del suo ministero, al termine della conferenza dei capigruppo di Montecitorio, spiega: “Devo essere il primo a rispettare il lavoro del Parlamento e, dunque, lavoreremo molto in commissione e con le proposte” che avanzeranno deputati e senatori nel corso della legislatura.
“Vorremmo intervenire anche sul Testo unico degli enti locali – spiega il ministro – per dare più possibilità a Comuni, Regioni e Province autonome di introdurre a livello locale strumenti di partecipazione”. Inoltre, “cercherò di introdurre delle migliorie per facilitare la partecipazione popolare, semplificando l’iter” di presentazione delle pdl “che oggi è molto complesso e anacronistico”.
“Gli strumenti di partecipazione – aggiunge – hanno il pregio di processualizzare l’iter decisionale”. Per quanto riguarda la raccolta delle firme, “certo è che oggi un grande ostacolo è l’autentificazione delle sottoscrizioni, che può avvenire solo da parte di un rappresentante. Oggi se un cittadino vuole presentare una proposta, magari contraria alla volontà di chi sta governando in quel momento, deve chiedere l’autenticazione a un notaio – spendendo soldi – oppure al consigliere comunale” di un partito “contrario a quella legge”. Questo “risponde alle esigenze di un’epoca che non c’è più”.