Per approfondire:
IL DISCORSO INTEGRALE DI ENRICO LETTA
VISTI DA FUORI: BUSINESS WEEK E CNBC
LEGGE ELETTORALE, QUESTA SCONOSCIUTA /FOCUS
IMU, LETTA: VIA QUELLA DI GIUGNO. LE IPOTESI IN CAMPO /FOCUS
Dopo la giornata di tensione vissuta ieri a Roma (un uomo
ha sparato a due carabinieri davanti a Palazzo Chigi)
oggi il neo presidente del Consiglio Enrico Letta presenterà
il suo programma di governo alla Camera alle 15.
Non ci sono dubbi sui numeri in Parlamento, il governo otterrà
il sostegno di Pd, Pdl e Scelta Civica. Un gruppo di deputati del Pd
che all’ultima Direzione del partito erano stati critici nei
confronti del governo di larghe intese – Sandra Zampa, Sandro Gozi
e Laura Puppato – hanno diffuso ieri un documento “aperto”
per annunciare che voteranno la fiducia all’esecutivo.
Ai tre parlamentari si è unito poi Sergio Lo Giudice, mentre
il deputato Pippo Civati ha chiarito di non essere tra i firmatari.
All’opposizione si schierano il Movimento 5 stelle, Fratelli d’Italia, Sel e Lega Nord.
Al termine del suo intervento il presidente del Consiglio
si recherà in Senato, dove la fiducia sarà votata domattina,
per consegnare il testo dell’intervento programmatico.
L’esito della fiducia, oggi, è atteso dopo le 21.
GOVERNO, FIDUCIA SENATO DOMANI ALLE 11,30 CON DIRETTA TELEVISIVA
(Public Policy) – Roma, 29 apr – I lavori di domani a
Palazzo Madama inizieranno alle 9 con le dichiarazioni di
voto e la replica di Enrico Letta. È quanto ha deciso la
conferenza dei capigruppo a Palazzo Madama. Alle 11,30 ci
sarà il voto con diretta televisiva. La prima chiama
comincerà, presumibilmente, alle 13.
Dopo le votazioni, il ministro dell’Interno Angelino Alfano
svolgerà l’informativa sulla sparatoria di ieri davanti a
Palazzo Chigi per poi riferire alla Camera dei deputati.
Alla conferenza dei capigruppo ha partecipato il
neoministro per i Rapporti con il Parlamento Dario
Franceschini.
Il presidente del Consiglio non pronuncerà l’intervento in
aula al Senato, ma consegnerà oggi pomeriggio il discorso dopo
averlo letto alla Camera dei deputati. (Public Policy)
CAMERA, AVVIO COMMISSIONI SLITTA ALLA PROSSIMA SETTIMANA
(Public Policy) – Roma, 29 apr – L’avvio delle commissioni
permanenti, alla Camera, slitta alla prossima settimana,
dopo la fiducia al nuovo Governo e dopo lo stop per la
festività del primo maggio. È quanto riferito, al termine
della capigruppo di stamani, a Montecitorio, da Pino
Pisicchio, presidente del Gruppo Misto. Il presidente della
Camera Laura Boldrini è tornata intanto oggi a sollecitare i
gruppi ad indicare tutti i nominativi dei componenti delle
commissioni e delle Giunte.
LA GIORNATA SU @PPOLICY_NEWS
OBIETTIVO CRESCITA, ROMANO (SC): ALLENTARE VINCOLI? POSSIBILE GRAZIE A MONTI
(Public Policy) – Roma, 29 apr – “Allentare i vincoli
europei è possibile dopo il lavoro fatto finora. La
rivendicazione di quest’obiettivo, che mi pare realistico, è
una conseguenza del lavoro fatto dal governo Monti, che
avendo fatto ‘i compiti a casa’ lo ha reso possibile”.
Andrea Romano, deputato di Scelta civica ed esponente di
Italia futura, commenta così con Public Policy il discorso
del premier Enrico Letta, che oggi alla Camera ha sostenuto
apertamente la necessità di portare in Europa il tema della
crescita economica. “Lo stesso Letta ha sottolineato la
continuità, da questo punto di vista col governo Monti, ed è
certamente una buona cosa”.
Altri interventi del governo annunciati dal neopresidente
del Consiglio, non sono per Romano, in contrapposizione a
quelli attuati dal governo uscente. Ad esempio quello sugli
esodati, che Letta ha messo al primo posto tra le priorità
del nuovo esecutivo. “Il problema degli esodati va risolto e
superato del tutto. L’eredità di Monti non è di tipo
‘religioso’. Lo stesso Monti ha riconosciuto varie volte che
il tema degli esodati va affrontato”.
Sull’Imu: “Anche nel nostro programma c’erano degli
approcci che puntavano a rivedere pesantemente l’Imu, e di
fatto a rimuoverla per molte categorie di contribuenti.
Anche da quel punto di vista siamo in totale coerenza”.
Come si fa conciliare abolizione dell’Imu, riduzione delle
tasse sul lavoro, gli esodati, con il vecchio problema delle
coperture finanziarie? Romano risponde richiamando le parole
di Letta: “Ha parlato molto di lavoro di crescita economica,
che naturalmente deve essere la priorità. La chiave è la
crescita economica: se riusciamo insieme a rimettere in moto
la crescita verranno anche le risorse”.
Le proposte di Scelta civica per la crescita, “in parte
riprese” nel programma del nuovo governo, spiega Romano,
sono “il rendere il più possibile leggeri dal punto di vista
fiscale lavoro e produzione, ridurre la pressione fiscale
sulle imprese, facilitare le assunzioni”.
GOVERNO, MIGLIORE (SEL): CON IL M5S SPRECATA UN’OCCASIONE
(Public Policy) – Roma, 29 apr – “È un discorso molto serio
e impegnativo ma non mi ha convinto, perché emerge da una
operazione politica che mette insieme il Pd con il Pdl.
Del resto, nonostante io apprezzi il tentativo di Letta, che si
vede nella scelta dei ministri e nel tono rispettoso del
discorso, è una scelta politica quella di Pd-Pdl, che non è
l’unica possibilità, e resta ancora troppo condizionata dai
veti politici che vengono soprattutto dal Pdl”. Gennaro
Migliore conferma il no alla fiducia al governo di Enrico
Letta e la scelta dell’opposizione per Sel.
Nel merito dell’intervento, poi, Migliore aggiunge critico:
“Non c’è una parola sui diritti civili, sulle questioni alla
radice della precarietà, non ci sono le motivazioni né le
risorse per tanti interventi: dagli esodati all’Imu”.
“Andiamo all’opposizione alla ricerca di un governo ancora
migliore – prosegue – auspichiamo che ci siano anche
provvedimenti importanti su cui far convergere i nostri
voti”. Sull’intesa con i 5 stelle invece Migliore afferma:
“Il M5S ha sprecato una occasione ma in molti nel Pd hanno
contribuito a boicottare una possibile maggioranza con il
movimento di Beppe Grillo”.
QUAGLIARIELLO (PDL): BERLUSCONI ALLA GUIDA DELLA CONVENZIONE? UN AUSPICIO
(Public Policy) – Roma, 29 apr – “Le riforme di cui ha
parlato Letta si faranno, perché servono al Paese”. Così il
neoministro alle Riforme Gaetano Quagliariello, al termine
dell’intervento del premier Enrico Letta, nell’aula della
Camera.
“È una affermazione realistica quella di Letta, anche
quando parla di 18 mesi per realizzarle, se così non fosse
sarebbe un fallimento”, precisa Quagliariello. E le priorità
illustrate dal neopremier la convincono? “La priorità del
Governo è tirare fuori il Paese dalla recessione”.
Le larghe intese erano l’unica via percorribile? “L’unica
soluzione realistica, stante il risultato elettorale”,
risponde in transatlantico il ministro.
Silvio Berlusconi alla guida della Convenzione per le
riforme? “Lo chiede a me? Ovviamente è un auspicio”,
conclude Quagliariello.
GOVERNO, CIVATI (PD): SIAMO AL “GOVERNISSIMISSIMO”
(Public Policy) – Roma, 29 apr – “Il mio non è nemmeno un
no, uscirò dall’aula per una polemica secondo me legittima,
che molti hanno salutato con snobismo, volta a sottolineare
che il Pd non ha deciso davvero nulla in questi giorni, e lo
dico con amarezza”. Pippo Civati conferma la sua posizione
critica verso il governo di larghe intese Pd-Pdl e Scelta
civica.
“Sarei stato un po’ più coraggioso, mettendo sul
piatto anche le elezioni”, spiega Civati, al termine del
discorso programmatico pronunciato da Enrico Letta, alla
Camera, chiamata a votare la fiducia al nuovo governo.
“Avremmo potuto scegliere un governo del presidente, lo
dicevano i renziani – aggiunge – insomma un po’ più
istituzionale. Con tre punti qualificanti e sei mesi di
orizzonte temporale, poi al voto. Un governo non politico ma
sulle politiche”.
Per Civati siamo al “governissimissimo”. Poi l’esponente pd
aggiunge: “Sono contento per le donne e per i più giovani al
governo ma è un po’ superficiale ridurre tutto a questo”.
Sulla durata del nuovo esecutivo è invece sarcastico
Civati: “Il Pd è meglio che non fa previsioni che le sbaglia
tutte, io però fossi stato in Letta mi sarei dato 6 mesi non
18”.
GOVERNO, BOSSI: LETTA, UN LIBRO DEI SOGNI. DOVE TROVA I SOLDI?
(Public Policy) – Roma, 29 apr – “È un libro dei sogni. E
non ci ha detto dove troverà i soldi”. È quanto dichiara il
fondatore della Lega Nord Umberto Bossi a Public Policy.
“Noi possiamo sostenerlo – ha proseguito Bossi- per le
riforme istituzionali, la devoluzione, il Senato delle
Regioni. Quello che avevamo fatto noi ma sul quale la
sinistra ha fatto il referendum costituzionale. Tutto il
resto è il libro dei sogni”.
GOVERNO, FRACCARO (M5S): CI CRITICANO MA POI CI COPIANO
(Public Policy) – Roma, 29 apr – “Discorso triste quello di
Enrico Letta”. Così il deputato del M5S Riccardo Fraccaro
commenta a caldo le linee programmatiche illustrate dal neo
premier alla Camera. Perché triste? “Perché Letta – spiega
Fraccaro – ha parlato di governo come ultima spiaggia,
ultimo esperimento, per ridare credibilità alla politica
come l’abbiamo conosciuta finora, negando valore alla
democrazia diretta, che noi stiamo cercando di portare”.
“Esperimento – poi prosegue – condotto sulla pelle dei
cittadini. Se dovesse fallire, fallirebbe l’Italia”, spiega
Fraccaro ancora: “È rischioso perché fissa dei paletti che
mirano a conservare i partiti come sono: un Pd spezzettato
che quasi non esiste più ed un Pdl che ancora deve salvarsi
dal punto di vista giudiziario”.
Poi conclude: “Sarebbe stato molto bello vedere in
streaming il confronto tra Letta-Alfano e Berlusconi,
piuttosto che quello tra Letta e i 5 stelle. Nemmeno il
taglio degli stipendi dei ministri-parlamentari e
l’eliminazione del finanziamento ai partiti vi soddisfa? “Ho
visto alcuni ministri sconvolti, nemmeno loro davvero lo
sapevano. Beh, questo ci soddisfa, perchè ci criticano ma
poi ci copiano”, ironizza Fraccaro.
SENATO, LETTA: CONCILIARE GOVERNO E PARLAMENTO
(Public Policy) – Roma, 29 apr – Dopo aver depositato in
Senato l’intervento sulle linee programmatiche del suo
governo appena pronunciato alla Camera, il presidente del
Consiglio Enrico Letta è intervenuto nell’aula di Palazzo
Madama sottolineando l’impronta europeista del suo
esecutivo: “Europa non basta, così com’è non va bene – ha
detto- c’è bisogno di nuove motivazioni, di cambiamenti
significativi” .
“Per questo – ha aggiunto il premier – ho anche inserito
nel discorso all’ultimo momento, sulla base delle decisioni
maturate negli ultimi minuti, il viaggio che domani – se il
Senato concederà la fiducia al nostro governo, farò in
visita a Bruxelles, Berlino e Parigi”. Il viaggio, ha
aggiunto Letta, è per spiegare le “posizioni europeiste di
questo nostro governo”.
“Ritengo – ha concluso Letta – che questo governo debba
lavorare per conciliare Governo e Parlamento, per anni su
fronti contrapposti. È un tema al quale crediamo molto e mi
auguro che domani si possa dare concreto sviluppo a questo
tema di grande importanza”.
GOVERNO, LETTA IN SENATO CONSEGNA INTERVENTO
(Public Policy) – Roma, 29 apr – Il presidente del Consiglio
Enrico Letta è appena giunto a Palazzo Madama dove ha
depositato il suo intervento sulle linee programmatiche del
suo governo, appena pronunciato alla Camera dei deputati.
LAVORO, ENRICO LETTA: SARÀ PRIORITÀ PER IL GOVERNO
(Public Policy) – Roma, 29 apr – L’occupazione al primo
posto per il nuovo esecutivo. “La prima priorità del mio
governo sarà la questione del lavoro. Solo con il lavoro si
può uscire dall’impoverimento per una crescita non fine a se
stessa ma in grado di portare benessere”, ha confermato il
neopresidente del Consiglio Enrico Letta, illustrando il suo
discorso programmatico, alla Camera, chiamata a votare oggi
la fiducia.
MARÒ, ENRICO LETTA: TROVEREMO SOLUZIONE EQUA E RAPIDA
(Public Policy) – Roma, 29 apr – “Lavoreremo per trovare una
soluzione equa e rapida per i fucilieri italiani che
consenta loro di ritornare rapidamente”. Lo ha assicurato il
neo premier Enrico Letta, nel suo discorso alla Camera.
GOVERNO, ENRICO LETTA: RIFORME TRA 18 MESI O TRARRÒ CONSEGUENZE
(Public Policy) – Roma, 29 apr – “Tra 18 mesi verificherò se
il progetto delle riforme si avvia verso un porto sicuro. Se
invece si impantana tutto ne trarrò le conseguenze”. È
quanto affermato da Enrico Letta alla Camera, illustrando il
suo discorso programmatico. L’unico “sbocco” della
Convenzione delle riforme per il neo premier è “il
successo”.
GOVERNO, ENRICO LETTA: STOP AL PAGAMENTO DELL’IMU A GIUGNO
(Public Policy) – Roma, 29 apr – “Bisogna superare l’attuale
sistema di tassazione sulla prima casa”. Così Enrico Letta,
nel suo intervento alla Camera sull’Imu: “Stop ai pagamenti
di giugno – poi aggiunge – per dare il tempo a Governo e
Parlamento di elaborare insieme ad applicare rapidamente una
riforma complessiva che dia ossigeno alle famiglie
soprattutto quelle meno abbienti”.
GOVERNO, ENRICO LETTA: STOP AL PAGAMENTO DELL’IMU A GIUGNO
(Public Policy) – Roma, 29 apr – “Bisogna superare l’attuale
sistema di tassazione sulla prima casa”. Così Enrico Letta,
nel suo intervento alla Camera sull’Imu: “Stop ai pagamenti
di giugno – poi aggiunge – per dare il tempo a Governo e
Parlamento di elaborare insieme ad applicare rapidamente una
riforma complessiva che dia ossigeno alle famiglie
soprattutto quelle meno abbienti”.
GOVERNO, ENRICO LETTA: ABOLIREMO FINANZIAMENTO AI PARTITI
(Public Policy) – Roma, 29 apr – Il governo “abolirà la
legge sul finanziamento pubblico ai partiti e introdurrà
misure di controllo e di sanzioni anche sui gruppi
regionali”. È quanto annunciato in aula alla Camera dal neo
premier Enrico Letta, illustrando le linea programmatiche
del nuovo esecutivo.
GOVERNO, ENRICO LETTA: SFORBICIATA AGLI STIPENDI DEI MINISTRI
(Public Policy) – Roma, 29 apr – “Primo atto del governo
eliminare stipendio dei ministri parlamentari”. Così Enrico
Letta annuncia in aula alla Camera, nel corso del suo
intervento programmatico, la sforbiciata. “Non lo sanno
ancora nemmeno i ministri”, afferma. “Troppo elevati i
rimborsi elettorali”, poi aggiunge.
GOVERNO, ENRICO LETTA: ANCORA GRAVE LA SITUAZIONE ECONOMICA
(Public Policy) – Roma, 29 apr – Il capo dello Stato Giorgio
“Napolitano ci ha insegnato a parlare il linguaggio della
verità”, afferma Enrico Letta, illustrando alla Camera le
linee programmatiche del suo esecutivo, nel giorno della
richiesta della fiducia. Ed è proprio utilizzando “il
linguaggio sovversivo della verità” che Letta afferma: “La
prima verità è che la situazione economica è ancora grave”
malgrado il “grande sforzo di risanamento del precedente
governo”, quello del senatore Mario Monti, “premessa della
crescita”.
“Se otterrò la vostra fiducia già da domani visiterò
Bruxelles, Berlino e Parigi per dare il segno che il nostro
è un governo europeo ed europeista”, aggiunge Letta.
“L’Europa può tornare ad essere motore solo se si apre”
scandisce il neo premier, altrimenti “non ci saranno né
vincitori né vinti”.
GOVERNO, ENRICO LETTA: DI SOLO RISANAMENTO SI MUORE
(Public Policy) – Roma, 29 apr – Con tre ringraziamenti – al
capo dello Stato Giorgio Napolitano, ai presidenti di Senato
e Camera, Piero Grasso e Laura Boldrini, al segretario
dimissionario del Pd Pier Luigi Bersani – il neo premier
Enrico Letta inizia il suo intervento alla Camera, chiamata
a votare la fiducia al nuovo governo. Domani il bis a
palazzo Madama. Ma il presidente del Consiglio non può non
ricordare quanto accaduto ieri, la sparatoria, davanti a
Palazzo Chigi, nel giorno del giuramento del suo esecutivo.
“Di solo risanamento l’Italia muore – afferma Letta – le
politiche per la crescita non possono attendere, troppe
famiglie sono in preda alla disperazione e allo scoramento”,
che per il neo premier rischiano di trasformarsi in “rabbia
e conflitto come ci dimostra il fatto avvenuto a Palazzo
Chigi”.
GOVERNO, FIANO (PD): ALL’ASSEMBLEA NESSUN ANNUNCIO DI VOTI CONTRARI
(Public Policy) – Roma, 29 apr – “Dibattito finito
alll’assemblea Pd alla Camera, molti interventi forti e
sofferti, nessun annuncio voto contrario sul governo”. Lo
scrive su Twitter il deputato Pd Emanuele Fiano.
GOVERNO, GIANNINO SU TWITTER: LETTA HA SENTITO DRAGHI SU EUROCRISI
(Public Policy) – Roma, 29 apr – Il discorso che il
presidente del Consiglio Enrico Letta terrà oggi conterrà
una “laboriosa parte sull’eurocrisi”. Lo scrive il
giornalista economico Oscar Giannino su Twitter.
“Sentiti #Draghi ed eurosherpa. #Berlino informalmente sgradisce
enfasi antiausterity”, scrive ancora Giannino, lasciando
intendere che Letta avrebbe sentito il presidente della Bce
Mario Draghi, sulle politiche economiche europee.
FIDUCIA, VENDOLA: COME SI FA A RIABILITARE BERLUSCONI? IL CSX HA AVUTO PAURA
(Public Policy) – Roma, 29 apr – “Come si fa a riabilitare
Silvio Berlusconi che ora passa per un leader responsabile?
Come si può fare un governo con chi ha fatto la riforma
Gelmini? Ci siamo infilati nella macchina del tempo tornando
alla prima Repubblica, evocando addirittura il compromesso
storico”.
Interviene così, con un post su Facebook, il leader del Sel
Nichi Vendola sulla formazione del nuovo governo tra Pd e
Pdl. “La sinistra – aggiunge – è maggioranza nel Paese. Ma
il centrosinistra, come dice Toni Servillo nel film ‘Viva la
libertà’, ha avuto paura di vincere”.
GOZI: ECCO LE TRE FIDUCIE DI CUI DEVE PARLARE IL PD
(Public Policy) – Roma, 29 apr – “Oggi dobbiamo parlare di
tre tipi di fiducia: la fiducia al governo guidato da Enrico
Letta, a cui va tutta la mia stima; la fiducia tra di noi,
dopo quello che è successo in occasione della mancata
elezione di Romano Prodi; la fiducia con il nostro
elettorato”.
Lo scrive su Facebook il deputato del Pd Sandro Gozi,
prodiano, mentre alla Camera è in corso una riunione del
gruppo democratico sul voto di fiducia al Governo Letta.
GOVERNO
“Rispetto al governo – ammette Gozi – c’era il rischio di
vedere nascere un governo fatto di pezzi dell’ultimo governo
Berlusconi. Sarebbe stato difficilissimo, non solo per il
nostro elettorato ma innanzitutto per tanti di noi […]
Credo sia stato poi molto saggio non nominare nessuno dei
protagonisti degli ultimi 15/20 anni del centrosinistra”.
“Non era semplice questione di nomi – precisa il deputato –
era questione di sostanza e di consapevolezza di quanto sia
atteso e necessario nel nostro Paese il ricambio della
classe dirigente. Ricambio che questo governo vuole
indicare. Certo con luci e ombre rispetto ai profili dei
suoi membri. Ma anche con la presenza di eccellenze esterne
come Emma Bonino o Enrico Giovannini”.
PARTITO DEMOCRATICO
Qui Gozi sottolinea le difficoltà che all’interno del
partito sono nate dopo il siluramento della candidatura di
Romano Prodi al Colle da parte di 101 franchi tiratori
democratici: “Quello che è successo, i 101 voti mancati dopo
l’unanimità votata nell’assemblea dei grandi elettori – dopo
che nessuno aveva espresso la sua contrarietà o i suoi dubbi
– sono una ferita grave e aperta, apertissima”.
“Ci sediamo insieme in Parlamento, ma dopo quei 101 voti
non possiamo fidarci l’uno dell’altro […] sarebbe un primo
gesto per ricostruire la fiducia tra noi che qualcuno dei
101 ci dicesse perché ha deciso di agire in quel modo, mosso
da quali motivazioni, per raggiungere quali obiettivi.
Sarebbe un grande passo avanti se lo facesse oggi”.
ELETTORATO
“C’è una fiducia – scrive ancora Gozi – che i nostri
elettori ci avevano accordato, che si è materializzata per
tanti di noi con il premio di maggioranza, per una
maggioranza diversa da quella che andiamo costruendo. E
questo dovrà sempre essere il nostro punto di riferimento,
il vincolo fiduciario che ci lega ai nostri elettori.
Per questo ritengo essenziale mantenere un dialogo costante e
una cooperazione forte con Sel. E dovremo anche mantenere
apertura e disponibilità verso M5s. Su temi come i diritti
civili, ad esempio, sarà importante lasciare spazio e
libertà alle iniziative parlamentari”.
BRUNETTA (PDL): SUI NOMI DEI MINISTRI VETI DEL PD
(Public Policy) – Roma, 29 apr – “La distribuzione dei
ministeri non è stata equilibrata, visto che su 21 al
centrodestra ne sono toccati solo 5”. Così il capogruppo
alla Camera del Pdl Renato Brunetta in un’intervista alla
Stampa. “Abbiamo dovuto subire veti su certi di noi perché
Letta doveva sedare l’incendio nel Pd. Il nostro senso di
responsabilità è stato totale” continua Brunetta.
Sul programma di governo aggiunge: “Berlusconi ha accettato
tutto, puntando solo su una cosa: i contenuti del programma.
E su questo ci sono state date ampie rassicurazioni”. Le
cose da fare? Imu (“immediata, perché a giugno si paga la
prima rata”), detassazione delle assunzioni dei giovani,
ridefinizione del ruolo di Equitalia, riforma delle
autorizzazioni burocratiche, “attacco” al debito, riforma
del fisco della giustizia, della legge elettorale e delle
istituzioni.
Ma se Saccomanni (ministro dell’Economia) le dice che c’è
un problema con l’Europa e per l’Imu c’è da attendere?
Brunetta risponde: “Allora il problema diventa del
presidente del Consiglio Letta: ha preso degli impegni, ora
deve rispettarli”.
CROSETTO (FDI): FAREMO UNA SERIA OPPOSIZIONE
(Public Policy) – Roma, 29 apr – “In qualunque democrazia
esistono maggioranza e opposizione, diventa difficile
governare insieme”. Così il presidente di Fratelli d’Italia
Guido Crosetto a Radio Anch’io su Radio 1 commenta il nuovo
governo a cui Fratelli d’Italia non voterà la fiducia.
“Ci si è presentati alle elezioni dicendo che da parte
nostra non ci si sarebbe mai alleati con Monti e la
sinistra. Questo non vuol dire pregiudizio verso il governo
ma vorremmo dimostrare che c’è un modo serio di fare
opposizione”. Per Crosetto, “bisogna smetterla con
opposizioni che si augurano che il governo fallisca. In
questo Paese va ricostruita l’abc delle forze politiche.
Difatti non abbiamo fatto commenti sulla composizione del
governo. Vediamolo all’opera, lo riconosceremo dai
frutti”.
SERENI (PD): MI ASPETTO UNANIMITÀ DEL GRUPPO
(Public Policy) – Roma, 29 apr – “Ho visto colleghi meno
convinti di me, dubbiosi. Mi aspetto una stragrande
maggioranza, se non l’unanimità nella votazione della
fiducia”. Così Marina Sereni, vicepresidente del Senato ed
esponente Pd in diretta a Radio Anch’io su Radio 1, mentre è
in corso la riunione del gruppo che sta discutendo la
fiducia da dare al nuovo governo.
DE PETRIS (SEL): FAREMO OPPOSIZIONE COSTRUTTIVA
(Public Policy) – Roma, 29 apr – “Abbiamo già detto che
faremo un’opposizione costruttiva” così Loredana De Petris,
Sel, presidente del gruppo Misto al Senato in diretta a
Radio Anch’io su Radio 1. Per De Pretis, il governo Letta,
nasce “da un’imboscata vergognosa al presidente Prodi e da
un tradimento del mandato elettorale, non si è mai vista
un’inversione a U come quella del Partito democratico che
fino a un momento prima aveva detto no a Berlusconi”.(Public
Policy)
RED