I contenuti della bozza del nuovo decreto Migranti (dopo Cutro)

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ROMA (Public Policy) – Inasprimento delle pene per chi “promuove, dirige, organizza, finanzia o effettua il trasporto di stranieri nel territorio dello Stato”, i trafficanti. In base a una bozza del dl Cutro-migranti, presa in visione da Public Policy, la reclusione passerebbe da 5 a 15 anni per ogni persona a da 6 a 16 anni per ogni persona trasportata.

In arrivo anche sanzioni specifiche nel caso in cui i migranti trovino la morte durante il viaggio. Inserite in bozza, infatti, una serie di fattispecie con relativa pena: reclusione da 20 a 30 anni se dal fatto deriva, quale conseguenza non voluta, la morte di più persone (la stessa pena si applica se dal fatto derivano la morte di una o più persone e lesioni gravi o gravissime a una o più persone); se dal fatto deriva la morte di una sola persona, scatta la reclusione da 15 a 24 anni, mentre se derivano lesioni gravi o gravissime a una o più persone, si applica la pena della reclusione da 10 a 20 anni. La pena sarebbe poi aumentata in alcuni casi di aggravante, come quando la persona trasportata è stata sottoposta a trattamento inumano o degradante per procurarne l’ingresso o la permanenza illegale o il fatto è commesso da tre o più persone in concorso tra loro o utilizzando servizi internazionali di trasporto ovvero documenti contraffatti.

Inserita nel testo anche una specifica, in base alla quale, se la condotta è diretta a procurare l’ingresso illegale in Italia, il reato si considera commesso nel territorio dello Stato quando la morte o le lesioni si verificano in acque internazionali.

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FRA