ROMA (Public Policy) – Riassetto formale e sostanziale del processo civile, mediante novelle al codice di procedura civile e alle leggi processuali speciali, con obiettivi di semplificazione, speditezza e razionalizzazione del processo.
Sono questi, in sintesi, gli obiettivi posti al Governo nel ddl delega sul processo civile, pronto per essere esaminato dall’aula del Senato a partire da oggi (la discussione generale è iniziata venerdì scorso).
L’Esecutivo, secondo il testo redatto dalla commissione Giustizia di Palazzo Madama, avrà un anno di tempo dall’entrata in vigore della legge per emanare i dlgs (con possibilità di correttivi entro 2 anni).
Vediamo i principali contenuti, dunque, del ddl delega:
RISOLUZIONE ALTERNATIVA CONTROVERSIE
Tra i principi e i criteri direttivi della delega trova spazio l’esigenza di riordinare e semplificare la disciplina degli incentivi fiscali relativi alle procedure stragiudiziali di risoluzione delle controversie e l’estensione del ricorso obbligatorio alla mediazione, in via preventiva, in varie tipologie contrattuali (contratti di associazione in partecipazione, di consorzio, di franchising, di opera, di rete, di somministrazione, di società di persone e di sub fornitura).
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IAC