ROMA (Public Policy) – Il dl Flussi, recante “disposizioni urgenti in materia di ingresso in Italia di lavoratori stranieri, di tutela e assistenza alle vittime di caporalato, di gestione dei flussi migratori e di protezione internazionale, nonché dei relativi procedimenti giurisdizionali”, è stato trasmesso alla Camera per l’esame in prima lettura. Lo ha annunciato lunedì, in apertura di seduta, Sergio Costa (M5s), vicepresidente della Camera. Il testo “è stato assegnato in sede referente alla commissione Affari costituzionali. Il disegno di legge è stato altresì assegnato anche al Comitato per la legislazione”, ha precisato Costa.
Relatrice del decreto legge è la deputata di Fratelli d’Italia Sara Kelany, responsabile nazionale nel partito del dipartimento Immigrazione. Mercoledì è previsto un ufficio di presidenza in cui con molta probabilità verranno definiti i passaggi successivi dell’iter del provvedimento.
Il dl tra le altre cose prevede la precompilazione rispetto al click day delle domande di nulla osta al lavoro, così da ampliare i tempi per i controlli e consentire la regolarizzazione o l’esclusione delle domande non procedibili e l’interoperabilità tra il sistema informatico in uso e le banche dati dei ministeri di Interno e Lavoro, di Inps, Camere di commercio, Agenzia delle entrate e Agid, al fine della verifica automatica di alcune tipologie di dati presenti nelle domande di nulla osta al lavoro.
Inoltre “ferme restando le quote” viene previsto lo svolgimento nel corso dell’anno di ulteriori ‘click day’ per settori specifici”. Il decreto legge, composto da 21 articoli, prevede anche l’obbligo di conferma dell’interesse all’assunzione da parte del datore di lavoro, prima del rilascio del visto di ingresso al lavoratore straniero. (Public Policy) MAR-RIC