ROMA (Public Policy) – Posticipo dei rimborso della cosiddetta busta paga pesante; proroga dello stop del pagamento del canone Rai e delle bollette di acqua, luce e gas; proroga dello stop del pagamento dei premi di assicurazione, dei contributi previdenziali e assistenziali a carico dei datori di lavoro. Era questo l’impianto di partenza del decreto Terremoto approvato alla Camera in via definitiva , che rappresenta l’ultimo atto del Governo Gentiloni. Nel corso di questa seconda lettura parlamentare il provvedimento non ha subito modifiche, dunque vengono confermate tutte le misure inserite dal Senato, a cominciare dalla proroga fino alla fine di quest’anno dello Stato di emergenza con uno stanziamento di 300 milioni.
Altre misure riguardano la possibilità di realizzare delle aree attrezzate destinate ai proprietari di seconde case, per cercare di risollevare quei paesi – come Amatrice – che si durante il periodo estivo avevano un boom di residenti con ricadute sull’economia locale; la previsione di una procedura accelerata per le domande di sanatoria pendenti, riguardanti piccoli abusi, che bloccano l’iter di ricostruzione; una sanatoria a tempo per i terremotati che si sono autocostruiti delle casette di emergenza e che nel frattempo si sono visti recapitare ordinanze di demolizione; una proroga per il pagamento di mutui per imprese e famiglie.
Ecco, nel dettaglio, tutte le misure previste dal decreto:
PROROGA RIMBORSO BUSTA PAGA PESANTE
La data di inizio del rimborso da parte di lavoratori dipendenti e pensionati della cosiddetta busta paga pesante viene posticipato dal 31 maggio 2018 al 16 gennaio 2019. La durata temporale del periodo di rateizzazione viene estesa da 24 mesi a 60 mesi.
continua – in abbonamento
NAF