Il dl Carceri dopo l’ok del Senato: dall’edilizia ai domiciliari

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di Riccardo Pieroni

ROMA (Public Policy) – Dall’istituzione di un commissario per l’edilizia alla previsione di un’indennità specificità organizzativa penitenziaria. Da una serie di misure che riguardano i domiciliari per gli over 70 e i lavori di pubblica utilità alle risorse in favore delle strutture sanitarie per i detenuti tossicodipendenti.

L’aula del Senato ha approvato giovedì in prima lettura il dl Carceri. Il testo passa ora a Montecitorio che dovrà convertirlo in legge entro il 2 settembre.

Durante l’esame in commissione Giustizia è stato approvato un corposo pacchetto di emendamenti presentato da relatori e Governo e due proposte di modifica firmate da Forza Italia. Nessuno degli emendamenti presentati dalle opposizioni è stato accolto dalla maggioranza. I gruppi di minoranza hanno fortemente criticato l’iter del provvedimento e disertato i lavori della 2a di Palazzo Madama.

Vediamo quali sono le principali novità dopo la prima lettura in Senato:

ARRIVA COMMISSARIO PER EDILIZIA PENITENZIARIA 

La 2a di Palazzo Madama ha approvato un emendamento del Governo che prevede l’istituzione di un commissario straordinario per l’edilizia penitenziaria. La proposta di modifica era stata preannunciata dal Guardasigilli Carlo Nordio durante un question time alla Camera. Il commissario “resterà in carica sino al 31 dicembre 2025”. Entro il 30 giugno 2025 dovrà trasmettere “ai ministri della Giustizia e delle Infrastrutture e dei trasporti e al ministero dell’Economia e delle finanze una relazione sullo stato di attuazione del programma ed entro novanta giorni dalla data di cessazione dall’incarico” trasmetterà “ai medesimi ministri una relazione finale sull’attività compiuta e sulle risorse impiegate. Le relazioni sono predisposte anche sulla base dei dati disponibili sui sistemi di monitoraggio della Ragioneria generale dello Stato”.

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@ri_piero