ROMA (Public Policy) – Riformare il sistema di elezione dei sindaci e dei consigli comunali e “rivedere le norme che determinano il procedimento relativo al deposito delle liste di candidati per questo tipo di consultazioni”.
Prevedendo: l’estensione del sistema del doppio turno anche ai comuni tra 10mila e 15mila abitanti, l’abbassamento dal 50% al 40% della soglia dei voti validi per l’elezione al primo turno (senza ballottaggio) e l’estensione della soglia di sbarramento del 3% anche alle liste coalizzate
Sono questi, in sintesi, i principali punti di un disegno di legge alla Camera, a prima firma di Massimo Parisi (Sc-Ala-Maie), che è stato da poco incardinato in commissione Affari costituzionali (il relatore è lo stesso Parisi).
Il progetto di legge, come spiega la relazione illustrativa, “non modifica l’impostazione che da oltre vent’anni è stata data al sistema di elezione degli organi di governo delle amministrazioni locali” ma intende “limitare la frammentazione politica, aumentare il numero di comuni per cui utilizzare il sistema maggioritario a doppio turno e rivedere la soglia di voti prevista per l’elezione del sindaco al primo turno”.
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IAC