ITALIA-VIETNAM, TERZI: È ANCHE LA PORTA D’INGRESSO NELL’ASEAN

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(Public Policy) – Roma, 23 gen – Le prospettive di crescita
per i prodotti del Made in Italy in Vietnam sono ottime e in
questi ultimi anni gli investimenti italiani in Vietnam sono
molto aumentati. Dal 2010, quando l’interscambio complessivo
ammontò a poco meno di un miliardo e mezzo (1.474 milioni di
euro, per l’esattezza) si è passati l’anno seguente a 1.828
milioni di euro e, nel solo primo semestre 2012,
l’interscambio ha raggiunto i 1.078 milioni di euro, con un
incremento del 27,7% rispetto allo stesso periodo del 2011.

Italia e Vietnam festeggiano il 40esimo anniversario dello
stabilimento delle relazioni diplomatiche bilaterali anche
con un significativo calendario di iniziative culturali e di
promozione economica: l’ “Anno dell’Italia in Vietnam” e
l'”Anno del Vietnam in Italia”.

Il ministro degli Esteri Giulio Terzi di Sant’Agata
sottolinea che l’Italia è stata fra i primi Paesi
occidentali a stabilire relazioni diplomatiche con il
Vietnam (dal 23 marzo 1973) e che “ha assunto un ruolo di
guida anche nelle attività di cooperazione allo sviluppo,
posizionandosi tra i primi Paesi nei concreti progetti di
assistenza e contribuendo attivamente alle discussioni
interne all’Unione europea che sancirono l’avvio di una
presenza comunitaria in Vietnam”.

Terzi parla dell’accordo di Partenariato strategico che
prevede “l’istituzionalizzazione del dialogo politico e
della cooperazione economica, l’ampliamento della
collaborazione nel settore della difesa e della sicurezza,
l’intensificazione dei rapporti culturali e scientifici e la
conferma dell`impegno di assistenza allo sviluppo da parte
italiana”.

Il Vietnam, che, aggiunge Terzi, attraversa ormai da alcuni
anni una fase di grande sviluppo, dopo aver raggiunto lo
status di Paese a medio reddito, è ora entrato in una fase
cruciale di passaggio verso livelli più avanzati di
modernizzazione e industrializzazione.

“Proprio in questa fase – sottolinea il ministro – l’Italia
può offrire al Vietnam, nei settori di maggiore interesse
reciproco, un know how e un’eccellenza tecnologica che
ricevono riconoscimenti in tutto il mondo”.

Sull’esempio del progetto dell’Unido (United nations
industrial development organization) finanziato dall’Italia
a sostegno delle piccole e medie imprese vietnamite, si
potrebbe costruire una strada utile alle imprese italiane
per raggiungere, partendo dal Vietnam, posizioni rilevanti
nei Paesi Asean (Association of south-east asian nations)
un mercato (Indonesia, Malesia, Filippine, Singapore,
Thailandia, Brunei, Vietnam, Laos, Birmania, Cambogia) di
oltre 600 milioni di persone.

Il partenariato tra Europa ed Asia, fa presente Terzi,
trova uno strumento importante nel dialogo Ue-Asean, che
merita di essere approfondito sui temi globali, come la
sicurezza alimentare, i disastri naturali, i cambiamenti
climatici, la lotta contro il crimine e la pirateria.
(Public Policy)

SPE