Primi passi per disciplinare il lavoro agile: ovvero?

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di Francesco Ciaraffo

ROMA (Public Policy) – Primo passo per disciplinare in Italia il lavoro agile (che non è telelavoro). Il Senato ha approvato il ddl Autonomi che, nella seconda parte, regola proprio lo smartwork.

Vediamo nel dettaglio il contenuto del provvedimento che ora passa all’esame della Camera:

LAVORO AGILE: MA COS’È?

Il ddl, “allo scopo di incrementare la competitività e agevolare la conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, promuove il lavoro agile quale modalità di esecuzione del rapporto di lavoro subordinato stabilita mediante accordo tra le parti, anche con forme di organizzazione per fasi, cicli e obiettivi e senza precisi vincoli di orario o di luogo di lavoro, con il possibile utilizzo di strumenti tecnologici per lo svolgimento dell’attività lavorativa”.

“La prestazione lavorativa viene eseguita in parte all’interno di locali aziendali e, senza una postazione fissa, in parte all’esterno – specifica ancora l’articolato – entro i soli limiti di durata massima dell’orario di lavoro giornaliero e settimanale derivanti dalla legge e dalla contrattazione collettiva”.

Con questa definizione, introdotta durante l’iter in commissione, si è specificato la diversità con il telelavoro.

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@fraciaraffo