Le promesse del Def: 3 miliardi per il cuneo, 4 per le tasse

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ROMA (Public Policy) – “Il margine di bilancio rispetto alle previsioni dello scenario tendenziale sarà destinato a finanziare un taglio del cuneo fiscale sul lavoro dipendente nel 2023 (per oltre 3 miliardi) e allocato al Fondo per la riduzione della pressione fiscale nel 2024 (per oltre 4 miliardi). In questo modo, il Governo mira a sostenere la domanda privata e contrastare il calo del potere di acquisto delle retribuzioni causato dall’inflazione. La riduzione del cuneo fiscale potrà anche dare slancio al mercato del lavoro per preservare e consolidare i progressi registrati negli ultimi anni. Inoltre, sostenere i redditi delle famiglie tramite una riduzione del cuneo fiscale (in particolare con un taglio dei contributi sociali a loro carico) può limitare la rincorsa salari-prezzi, moderando quindi le aspettative di inflazione degli operatori economici e dei mercati finanziari”.

Lo scrive il Governo nel Programma di stabilità dell’Italia del Def 2023.

“Nello scenario programmatico – si legge. -, grazie ai suddetti interventi, il tasso di crescita del Pil reale si porta all’1,0 per cento nel 2023 e all’1,5 per cento nel 2024. Rispetto alla previsione tendenziale, nel 2023 la più elevata crescita del Pil (+0,1 punti percentuali) è da ascrivere al rafforzamento del tasso di espansione dell’attività grazie al taglio contributivo. Nel 2024, la riduzione della pressione fiscale contribuirà a sospingere la crescita del Pil rispetto alla previsione tendenziale prevalentemente tramite l’impulso fornito ai consumi delle famiglie”.

“L’allocazione di ulteriori risorse al Fondo per la riduzione della pressione fiscale nel 2024 – scrive il Governo – è coerente con l’ambizioso programma di medio-lungo termine del Governo, che include, in particolare, la riforma complessiva del sistema fiscale, nella quale particolare attenzione sarà data alla tassazione delle famiglie. Il finanziamento degli interventi di politica di bilancio avverrà individuando le opportune coperture all’interno del bilancio pubblico, al fine di preservare la sostenibilità delle finanze pubbliche”. (Public Policy) VIC