ROMA (Public Policy) – Escludere il commercio al dettaglio su aree pubbliche (ovvero, l’attività di vendita di merci al dettaglio e la somministrazione d’alimenti e bevande) dall’ambito di applicazione della direttiva Bolkestein e modificare la disciplina vigente sui criteri per il rilascio e il rinnovo delle relative concessioni.
L’obiettivo? Tutelare la tipicità del commercio ambulante italiano, escludendolo dalle norme di attuazione della direttiva Ue 123 del 2006, per superare “un’impasse normativa rispetto a quanto sancito dalla normativa nazionale e regionale”.
È iniziato nel corso della scorsa settimana, in commissione Attività produttive alla Camera, con la relazione di Chiara Scuvera (Pd), l’iter di due pdl, a prima firma di Ivan Della Valle (M5s) e Stefano Allasia (Lega) che mirano a modificare la disciplina del commercio ambulante, con particolare riferimento all’esercizio dell’attività, al regime delle autorizzazioni e ai criteri per il rilascio delle concessioni, intervenendo anche sulle proroghe.
Previsto, ora, l’inizio di un breve ciclo di audizioni in commissione (Adriana Galgano, Civici e innovatori, vorrebbe ha chiesto di collegare il tema della deroga anche alle pdl sulle concessioni demaniali, il cui esame è iniziato da poco nelle commissioni congiunte Finanze e Attività produttive).
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IAC