(Public Policy) – Roma, 22 mag – “Il malfunzionamento della
legge 194 porta con sé un aumento degli aborti clandestini.
È urgente, dunque, superare qualunque disservizio che possa
verificarsi in conseguenza della legittima scelta
all’obiezione. Un disservizio corrisponde a un diritto
negato”. È quanto si legge nel messaggio inviato dalla
leader radicale Emma Bonino (attuale ministro degli Esteri)
all’incontro oggi a Milano sulla legge 194 organizzato dalla
Consulta milanese per la laicità delle istituzioni e
dall’associazione ‘Usciamo dal silenzio’.
“In Italia – si legge – l’esercizio del diritto
all’obiezione di coscienza, a cui spesso non corrisponde
un’adeguata risposta organizzativa da parte del servizio
sanitario, sta mettendo a rischio il diritto delle donne di
interrompere la gravidanza nei tempi e nelle modalità
previste dalla legge 194. I dati sulle percentuali di medici
obiettori e sulla difficoltà degli enti ospedalieri nel
garantire il servizio di interruzione di gravidanza sono
chiari”.
Per la leader radicale “va garantito il diritto dei medici
e degli operatori sanitari a esercitare l’obiezione di
coscienza. È questo un punto cardine dell’approccio laico.
Ma d’altro canto l’esercizio dell’obiezione di coscienza non
può limitare l’esercizio della libertà di coscienza, non può
di fatto impedire ad un utente di accedere ad un servizio
che gli è dovuto, non può rappresentare un alibi per chi ha
responsabilità nella gestione del servizio sanitario”.
(Public Policy)
RED