BRUXELLES (Public Policy / Policy Europe) – Con tutta probabilità il target ulteriore di riduzione intermedio di riduzione delle emissioni climalteranti al 2040 sarà fissato tramite codecisione. Su questo le delegazioni del Parlamento europeo e del Consiglio Ue – a quanto apprende Policy Europe da fonti Ue – avrebbero trovato una intesa di massima, nel corso del trilogo sulla legge europea per il clima che si è svolto martedì.
Nella direttiva approvata dalla Commissione non è previsto nessun riferimento ad un target 2040 ma sia il Parlamento che il Consiglio, nelle loro posizioni finali sul testo, hanno espresso la volontà di prevederne uno, rimandando la decisione finale a una futura decisione della Commissione. Nel corso del round negoziale di oggi le delegazioni avrebbero quindi avuto una discussione esplorativa sul tema, constatando l’esistenza di opinioni comuni per cui l’obiettivo dovrebbe essere fissato mediante codecisione. Intesa di massima anche sui tempi per fissare un target al 2040, mentre le posizioni sulla metodologia per arrivare alla sua definizione sarebbero ancora distanti.
Prime intese anche rispetto alla formulazione sulle strategie di adattamento e sull’allinemento di queste ultime al ciclo dell’accordo di Parigi. A quanto si apprende, durante il trilogo di oggi, è stato discusso anche il ruolo della scienza e, di riflesso, il ruolo dell’Eccc, il Consiglio europeo per i cambiamenti climatici. Ad ogni modo – viene riferito – su tutti questi punti i negoziatori torneranno a discutere, dopo che alcuni di questi temi saranno approfonditi anche a livello tecnico.
Punti critici rimangono – a quanto si apprende – la fissazione del target al 2030 e l’obiettivo di ciuascun Stato rispetto a quello Ue.
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NAF