LEGGE ELETTORALE: FINOCCHIARO, PROPOSTO CORRETTIVO MA BERLUSCONI CHE VUOLE?

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(Public Policy) – Roma, 5 dic – “Siamo già fuori tempo
massimo. Ancora ieri, per l’ennesima volta, il Pdl ha
cambiato i termini dell’accordo che avevamo raggiunto e ha
fatto una proposta che a nostro avviso non va bene, per la
ragione che induce un meccanismo di frammentazione e di
moltiplicazione di liste che ovviamente non giova alla
governabilità e alla coesione e stabilità dei governi.

Noi stiamo continuando a lavorare e abbiamo proposto un
correttivo a questa loro ipotesi. Ma la verità è che lo
sconquasso che c’è dentro il Pdl crea un clima politico
ovviamente ostile a qualunque tipo di riforma. Io non so se
il Pdl può garantire la tenuta dei suoi gruppi verso una
possibile intesa. Che cosa vuole Berlusconi?”. Lo ha detto
Anna Finocchiaro, presidente del gruppo del Pd, conversando
con i giornalisti al Senato.

“Ciò nonostante – ha proseguito Anna Finocchiaro – noi
pensiamo sia nostro dovere provare fino in fondo a dare una
nuova legge elettorale al Paese. Ci sono tutte le
possibilità in campo, se veramente si vuole, per fare una
nuova legge che cancelli il Porcellum.

E’ necessaria una normativa che garantisca la governabilità del Paese e la
libertà di scelta degli elettori. Questa è la linea che è
stata ribadita anche ieri sera nel corso della riunione del
nostro gruppo, nella quale è stato sottolineato anche un
altro punto sul quale noi siamo irremovibili. Se restano le
preferenze come metodo di scelta degli eletti, che è un
sistema che noi non vorremmo, visto che preferiamo i
collegi, devono almeno essere previsti limiti molto netti e
rigorosi al tetto di spesa per le campagne elettorali,
limiti – ha concluso la presidente del gruppo del Pd – che
impediscano fenomeni di corruzione e di infiltrazione
criminale”. (Public Policy)

EPA