M5s-Pd, avete un problema: la Lega guida 11 commissioni

0

di Sonia Ricci

ROMA (Public Policy) – Oltre all’impasse della crisi di Governo, se ci sarà (come sembra) la formazione di un nuovo Esecutivo giallorosso, Pd e M5s dovranno affrontare un altro problema, tutto parlamentare. Stiamo parlando delle presidenze delle commissioni di Camera e Senato, molte delle quali affidate all’inizio di questa legislatura a deputati e senatori leghisti. I presidenti, come prevedono i regolamenti parlamentari, gestiscono il calendario settimanale, l’avvio dell’esame di provvedimenti legislativi, possono accogliere o meno le richieste di chiarimento tecnico e, molto importante, dichiarare le inammissibilità sulle proposte di modifica e scegliere i relatori dei disegni di legge. Ora che la Lega si sposterà all’opposizione, pur mantenendo le undici presidenze, potrebbe aprirsi un problema non da poco per la (nuova) maggioranza governativa.

Ed è stato lo stesso sottosegretario uscente al Lavoro, il leghista Claudio Durigon, a riferire, al termine delle consultazioni a Montecitorio con il premier incaricato Giuseppe Conte, che il Carroccio non cederà le proprie presidenze. La Lega quindi continuerà a guidare commissioni importanti – come la Bilancio alla Camera e la Giustizia al Senato – seppur non più in maggioranza. E del tema ha parlato anche il presidente della V commissione di Montecitorio Claudio Borghi, che qualche giorno fa su Twitter si è rivolto ironicamente agli ex alleati: “Ah amici del M5s se questo bellissimo Governo partirà lo sapete vero che vi seppellirò con tutte le leggi che mi avete bloccato in questo anno? Cominciamo a settembre dove c’è calendarizzato l’oro degli italiani. Vediamo cosa voterete”. Insomma, il vecchio assetto parlamentare non aiuterà probabilmente il lavoro della nuova maggioranza.

RINNOVI SOLO A GIUGNO 2020

Per un cambio ‘naturale’ delle presidenze si dovrà aspettare metà del prossimo anno. Secondo i regolamenti di Montecitorio e di Palazzo Madama, infatti, il rinnovo delle commissioni avviene ogni due anni, fatta eccezione per un’eventuale dimissione. Alla Camera, ad esempio, i presidenti e i loro vice sono stati eletti il 21 giugno 2018, stessa cosa al Senato, e dunque si dovrà aspettare giugno 2020 per poter eleggere i nuovi uffici di presidenza, che oltre ai presidenti comprendono i vice e i segretari d’aula.

UNDICI COMMISSIONI A GUIDA LEGA

La Lega ha in mano – come detto – la presidenza di 11 commissioni parlamentari permanenti, 5 alla Camera e 6 al Senato. Si tratta, in diversi casi, di posizioni importanti e molto strategiche. A Montecitorio il Carroccio guida le commissioni Bilancio, che tratterà la prossima manovra d’autunno, Attività produttive, Ambiente, Trasporti e Lavoro. Mentre a Palazzo Madama le commissioni Affari costituzionali, in cui dovrà essere discussa la nuova legge elettorale che il Pd è intenzionato a fare, la Giustizia (anche da qui dovranno passare le eventuali modifiche ai decreti Sicurezza), Finanze, Sanità, Agricoltura e Istruzione.

continua – in abbonamento

@ricci_sonia