ROMA (Public Policy) – Maggioranza ancora divisa sul catasto. La scorsa settimana nella commissione Finanze alla Camera il centrodestra di governo – eccezion fatta per Noi con l’Italia di Maurizio Lupi – ha votato, ancora una volta, per rivedere la norma contenuta nell’articolo 6 della Delega fiscale.
Lega, Forza Italia e Coraggio Italia hanno sostenuto gli emendamenti presentati dall’opposizione, cioè Alternativa (6.22 e 6.23, a prima firma Alvise Maniero) e Fratelli d’Italia (6.13, a prima firma Riccardo Zucconi). Tutte le proposte sono state bocciate per un solo voto (23 a 22). In particolare, l’emendamento 6.22 puntava a sopprimere il comma 2 dell’articolo 6, che contiene la previsione secondo cui le informazioni già presenti nel catasto entro il 2026 vengano integrate con i valori patrimoniali e le rendite attualizzate in base ai valori espressi del mercato, anche attraverso meccanismi di adeguamento.
Dopo la nuova spaccatura emerse all’interno della maggioranza giovedì e venerdì si sono svolti alla Camera dei bilaterali tra i rappresentanti del Governo, il relatore del provvedimento Luigi Marattin (Iv) e i gruppi che sostengono l’Esecutivo. Dagli incontri sono emerse molte proposte e pochi punti di incontro. Al momento non sono in programma nuove sedute della VI di Montecitorio sulla Delega: i prossimi giorni serviranno al Governo per tentare una mediazione che possa evitare nuovi incidenti parlamentari sull’iter del provvedimento, atteso nell’aula di Montecitorio per lunedì 28 marzo.
Nel corso del suo bilaterale il M5s ha riproposto il cosiddetto cashback fiscale sulle spese detraibili e l’easy tax al 20%, relativa al regime opzionale di uscita dal regime forfettario. Mentre la Lega punta all’estensione della flat tax fino a 100 mila euro e ad un intervento sulla cedolare secca. Il Pd, invece, si è soffermato sulla lotta all’evasione e sulla possibilità di avere nuovi strumenti di compliance. Per Forza Italia è “irrealizzabile promuovere una riforma del fisco a saldo zero ed è imprescindibile una seconda lettura al Senato”.
Italia viva ha proposto la completa abolizione dell’Irap e tre aliquote per l’Irpef, oltre alla deducibilità e detraibilità per le auto aziendali. Leu invece ha chiesto un “chiarimento” sull’articolo 7 della Delega, in modo tale da consentire ai Comuni di “poter puntare al gettito che hanno ora”. L’attuale formulazione della norma viene ritenuta vaga. Azione e +Europa, dal canto loro, hanno proposto un allargamento della no tax area al reddito minimo di sussistenza per tutti i contribuenti e un riordino dei crediti d’imposta.
Sul catasto è intervenuto anche il presidente del Consiglio Mario Draghi nel corso del question time alla Camera. “L’intervento della legge delega” fiscale “non porta ad alcun incremento dell’imposizione fiscale sugli immobili regolarmente accatastati. Nessuno pagherà più tasse”, ha spiegato Draghi. La revisione del catasto punta a “rafforzare il contrasto alle irregolarità e agli abusi” e a favorire la “trasparenza”, ha affermato infine il presidente del Consiglio. (Public Policy) RIC