Milleproroghe, Comitato legislazione: via norme su revisori e Costa Concordia

0

ROMA (Public Policy) – Eliminare i commi sulla proroga dei finanziamenti per il progetto “Super B Factory“; in favore della società Italia Lavoro S.p.a e per i Fondi pensione del settore pubblico. Eliminare le parti del dl Milleproroghe in merito alla gestione delle amministrazioni pubbliche e all’equipollenza tra revisori legali dei conti e commercialisti (norma inserita al Senato).

Valutare inoltre la soppressione della proroga al 31 luglio 2014 della gestione commissariale per la rimozione della Costa Concordia e di una norma sugli appalti che proroga fino al 31 dicembre 2014 il termine (fissato al 31 dicembre 2013), fino al quale i contraenti generali possono documentare l’esistenza dei requisiti a mezzo copia conforme delle attestazioni Soa possedute.

Queste le condizioni espresse dal Comitato per la legislazione della Camera nel parere sul dl Milleproroghe, all’esame della commissione Affari costituzionali. Il Comitato per la legislazione rileva diversi difetti nel testo, sia per omogeneità sia per efficacia. Inoltre sottolinea come “nel testo presentato dal Governo al Senato, non è corredato della relazione sull’analisi tecnico-normativa (Atn) ed è sprovvisto della relazione sull’analisi di impatto della regolamentazione (Air), senza che nella relazione di accompagnamento sia allegata l’esenzione dall’obbligo di redigerla”.

Il Comitato, nel parere, fa poi presente che sono “numerosi” nel testo i mancati coordinamenti con le preesistenti fonti normative, alcuni dei quali sono “forieri di future difficoltà applicative, in particolare in quei casi in cui alla proroga di preesistenti disposizioni fatta mediante una modifica non testuale si accompagna anche l’introduzione di contenuti sostanziali, dando luogo ad una sorta di quadro normativo fondato su sabbie mobili”.

“Il provvedimento – si legge nel parere del Comitato – interviene su settori disciplinari che hanno formato oggetto, anche in tempi molto recenti, di una profonda stratificazione normativa, accrescendo la profonda instabilità delle normative di riferimento”. “Quanto al profilo dell’efficacia temporale delle disposizioni – si legge ancora – si evidenzia innanzitutto come alcune delle proroghe recate dal provvedimento, intervenendo su termini già scaduti, siano in realtà dei differimenti. Sono presenti poi disposizioni che, perpetuando una lunga catena di proroghe susseguitesi ininterrottamente per molti anni, potrebbero definirsi ‘annose’, tra le quali non mancano proroghe di regimi derogatori relativi a gestioni commissariali, in vigore anche da vent’anni. Talune di esse si prestano a più di una perplessità, soprattutto allorquando investono una data disciplina che la Corte costituzionale può aver giudicato legittima proprio perché avente natura transitoria”.

“Il provvedimento – sottolinea ancora il Comitato – reca alcune norme i cui effetti finali appaiono destinati a prodursi in un momento significativamente distanziato nel tempo rispetto alla loro entrata in vigore, in quanto prorogano termini che risultano assai lontani dalla scadenza”. (Public Policy)

VIC