Il Governo è al lavoro per alzare i limiti elettromagnetici

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ROMA (Public Policy) – Il Governo pensa a una norma per adeguare (al rialzo) i limiti elettromagnetici. La misura riguarderebbe in particolare gli impianti di telefonia mobile.

La norma era stata inserita in una bozza del cosiddetto dl Tlc, predisposto dal Mimit nei mesi scorsi, ma mai portato in Cdm. L’articolo previsto dalla bozza puntava a stabilire l’emanazione di un dpcm per provvedere, previa intesa in Conferenza unificata, “nelle zone ove si renda necessario, ad aumentare i valori di riferimento”. Qualora “non si raggiunga un’intesa”, i limiti oggi a 6 V/m sarebbero comunque innalzati a 24 V/m.

Nella relazione illustrativa si spiegava che “un innalzamento degli attuali limiti fissati a 6V/m, rimanendo sempre ben al di sotto del limite europeo di 60V/m, ad esempio 30V/m, garantirebbe il miglioramento della qualità del servizio (in termini di copertura)” di telefonia mobile, “fin da subito, con effetti positivi sui cittadini in termini di voce e dati, riducendo l’impatto economico sugli operatori e la proliferazione di antenne sul territorio”.

La norma era pensata per essere inserita nel decreto Asset (Omnibus), approvato il 7 agosto in Cdm, ma è poi stata stralciata dal testo. (Public Policy) FRA-GAV