ROMA (Public Policy) – Il Fondo per la riduzione della pressione fiscale sarà “incrementato” di 390,335 milioni di euro per il 2019, 1.639,135 milioni di euro per il 2020, 2.471,935 milioni per il 2021. Lo prevede l’ultima bozza in circolazione del dl Fiscale, collegato alla manovra, di cui Public Policy ha preso visione. Nel triennio, lo stanziamento è di circa 4,5 miliardi di euro.
L’articolo che contiene le disposizione finanziarie aggiunge risorse anche per gli anni successivi, fino al 2028: 2.303,135 milioni nel 2022, 2.354,735 milioni nel 2023, 1.292.735 milioni nel 2024, 1.437,735 milioni per il 2025, 1.579,735 milioni nel 2026, 1.630,735 milioni nel 2027 e 1.648,735 milioni nel 2028.
Inoltre, viene previsto che il Fondo per la compensazione degli effetti finanziari non previsti a legislazione vigente conseguenti all’attualizzazione di contributi pluriennali venga incrementato di 700 milioni nel 2020, 900 milioni nel 2021, 1.050 milioni nel 2022 e 1.150 milioni nel 2023.
LA NORMA SULLE SOCIETÀ SPORTIVE
È stata inoltre modificata, nell’ultima versione, la sanatoria fiscale per le società sportive dilettantistiche. Queste potranno avvalersi della discussa pace fiscale, facendo emergere i redditi non dichiarati nelle precedenti dichiarazioni dei redditi presentando “‘integrativa “speciale”. Il tetto è fissato in 30mila euro all’anno. Rimane la possibilità di rottamare i procedimenti di accertamento.
Nella precedente versione del dl – quella scritta prima del Cdm di sabato in cui Lega e M5s hanno raggiunto un nuovo accordo – si parlava di “versamento volontario” delle somme non dichiarate nei periodi d’imposta precedenti. Nella nuova formulazione del collegato alla manovra, invece, si apre al “condono” anche per le piccole società iscritte al Coni.
Queste potranno, inoltre, rottamare gli atti del procedimento di accertamento, versando il 50% delle maggiori imposte accertate, fatta eccezione per l’Iva che dovrà essere versata “per intero”, e il 5% delle sanzioni irrogate e degli interessi dovuti. La rottamazione, inoltre, riguarderà anche le liti pendenti dinanzi alle commissioni tributarie. Per superare il contenzioso le società potranno versare il 40% del valore della lite e il 5% delle sanzioni e degli interessi; 10% del valore della lite e il 5% delle sanzioni e degli interessi in caso di soccombenza in giudizio dell’amministrazione finanziaria nell’ultima o unica pronuncia giurisdizionale resa; il 50% della lite e il 10% delle sanzioni e interessi in caso di soccombenza della società o associazione sportiva. Anche in questo caso il tetto è fissato in 30mila euro per ciascuna imposta, Ires o Irap.
LA MOBILITÀ IN DEROGA
Nell’ultima versione del decreto collegato alla manovra torna inoltre la proroga di un anno per la mobilità in deroga nelle aree di crisi. Il nuovo testo – uscito dal Cdm di sabato – come nelle prime versioni circolate cancella anche la soglia minima di lavoratori – fissata a 100 – per poter usufruire della Cig.
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SOR