di Giordano Locchi
ROMA (Public Policy) – Si appresta ad entrare nel vivo, nelle commissioni riunite Difesa e Esteri, al Senato e alla Camera, l’esame della deliberazione del Consiglio dei ministri, dello scorso 17 giugno, sulla partecipazione dell’Italia a nuove missioni internazionali quest’anno e sulla relazione relativa alle missioni internazionali in corso (e allo stato degli interventi di cooperazione allo sviluppo a sostegno dei processi di pace e di stabilizzazione) nel 2020 anche per la relativa proroga quest’anno e il rifinanziamento.
Alla Camera, relatori sono Gennaro Migliore (Iv), per la commissione Esteri, e Roberto Paolo Ferrari (Lega), per la commissione Difesa; al Senato sono Manuel Vescovi (Lega), per la 3a commissione, e Vito Vattuone (Pd), per la 4a.
In particolare, oltre a quelle in corso, si prevede l’avvio di due nuove operazioni: nello Stretto di Hormuz, con l’impiego di un dispositivo aeronavale nazionale per attività di presenza, sorveglianza e sicurezza, nell’ambito dell’iniziativa multinazionale europea Emasoh (European Maritime Awarennes in the Strait of Hormuz), lanciata dalla Francia a margine del Consiglio Ue Affari esteri del 20 gennaio 2020 e supportata oltre che dall’Italia anche dai Governi di Belgio, Danimarca, Germania, Grecia, Paesi Bassi e Portogallo; e in Somalia, dove un rappresentante italiano prenderà parte all’United Nations Assistance Mission (Unsom), missione di assistenza delle Nazioni Unite a sostegno dell’istituzione del Governo federale della Somalia, il cui mandato è stato prorogato fino al 31 agosto.
Il Governo intende anche chiedere l’autorizzazione delle Camere per il riconoscimento dell’operazione ‘Emergenza Cedri’ – svolta dalle Forze armate in Libano a seguito dell’esplosione che ha devastato il porto e parte della città di Beirut il 4 agosto dello scorso anno – come missione finalizzata ad eccezionali interventi umanitari, ai fini del trattamento economico del personale militare che vi ha partecipato (con lo scopo, si legge della deliberazione, “di superare la disparità di trattamento del personale impiegato nell’operazione ‘Emergenza Cedri’ rispetto a quello impiegato nelle altre missioni in corso in Libano, con il quale ha lavorato fianco a fianco”). L’operazione è iniziata il 15 agosto 2020 e si è conclusa il 21 novembre successivo.
“L’impiego di un dispositivo aeronavale nazionale per attività di presenza, sorveglianza e sicurezza nello Stretto di Hormuz nell’ambito dell’iniziativa Emasoh – si legge – è inteso a tutelare il naviglio mercantile nazionale, supportare il naviglio mercantile non nazionale, rafforzare la cooperazione con le altre iniziative nell’area nonché contribuire alla maritime situational awareness della regione”. Il ministro Guerini, durante un’audizione a marzo nelle commissioni Difesa di Camera e Senato, aveva in effetti spiegato che “a fronte della perdurante tensione nell’area del Golfo Persico, stiamo valutando, sempre a partire da quest’anno, un impegno misurato e bilanciato nel quadro dell’iniziativa multinazionale di sicurezza marittima nota come Emasoh a cui il Paese aderisce già a livello politico. Qualora se ne confermasse l’opportunità, l’attività sarà sottoposta all’approvazione del Parlamento, nell’ambito della presentazione da parte del Governo della deliberazione Missioni internazionali 2021″.
Per lo svolgimento delle nuove missioni e degli impegni operativi internazionali da avviare nel 2021, la consistenza massima annuale complessiva dei contingenti delle Forze armate impiegati nei teatri operativi è pari a 194 unità; la consistenza media è pari a 50 unità. Il fabbisogno finanziario per la durata programmata è pari complessivamente a 9.189.127 euro. Il fabbisogno finanziario prevede 7.189.127 euro per il 2021 e 2 milioni di euro per il 2022. È la missione Emasoh ad assorbire la quasi totalità delle risorse: si prevede l’impegno di 193 unità per un fabbisogno finanziario di 9.032.736 euo, (di cui 2 milioni per obbligazioni esigibili nel 2022); per Unsom il fabbisogno finanziario è di 156.391 euro. (Public Policy)
@Locchiaperti