di Sonia Ricci
ROMA (Public Policy) – Authority, ministeri, agenzie nazionali, più poteri a Palazzo Chigi, enti di ricerca, uffici territoriali dello Stato, passaggio del Pra al ministero dei Trasporti, costo delle intercettazioni, statali e dirigenti pubblici.
Sono questi i tempi principali dei futuri decreti attuativi della riforma della Pubblica amministrazione a firma Marianna Madia.
Dopo l’approvazione a gennaio in Consiglio dei ministri del primo maxi-pacchetto di decreti P.a. (undici, tra cui quelli sulle partecipate e il taglia-burocrazia), il ministero della Semplificazione e Palazzo Chigi sono al lavoro sui nuovi provvedimenti che verranno messi a punto, almeno in parte, prima dell’estate.
I provvedimenti, viene riferito, potrebbero essere otto o nove.
RIDUZIONE AUTORITÀ
Uno dei futuri decreti riguarderà la riorganizzazione degli uffici ministeriali e delle autorità di controllo. La delega Madia approvata l’anno scorso dal Parlamento prevede di eliminare gli uffici dei ministeri “doppioni” di Authority e “viceversa”.
PIÙ POTERI A PALAZZO CHIGI
Altro tema su cui si lavora sono le Agenzie fiscali e le nomine pubbliche: le nuove regole affideranno a Palazzo Chigi il controllo sulle Agenzie e daranno più poteri alla presidenza del Consiglio sulle nomine pubbliche.
Nel dettaglio, l’articolo 8 della riforma P.a. rafforza i poteri di Palazzo Chigi a scapito diquelli degli altri ministeri, in primis quello dell’Economia. A cominciare dalle nomine nelle società partecipate.
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@ricci_sonia