ROMA (Public Policy) – Riscritto il reato di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro, quindi il caporalato.
Si prevedono da uno a 5 anni di di reclusione e una multa da 500 a 1.000 euro per ciascun lavoratore sfruttato. Il reato si applica sia a chi recluta manodopera per destinarla al lavoro presso terzi in condizione di sfruttamento, approfittando dello stato di bisogno, sia a chi utilizza, assume o impiega manodopera, mediante l’attività di reclutamento, sottoponendo i lavoratori a condizioni di sfruttamento ed approfittando del loro stato di bisogno.
È quanto prevede un emendamento della relatrice al ddl Caporalato, Maria Grazia Gatti (Pd), presentato in commissione Agricoltura al Senato.
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FRA