di Viola Contursi
ROMA (Public Policy) – Torna alla ribalta il dibattito sulla pdl Orari negozi, con i 5 stelle che chiedono di approvarla in via definitiva a costo di lavorare a Natale. Una mossa che diverse fonti parlamentari bollinano come prettamente elettorale, visto che la pdl, approvata in prima lettura alla Camera nel lontano settembre 2014, giace nei cassetti del Senato dal 2015 senza che nessuno l’abbia mai tirata fuori.
La proposta, nata dal lavoro della Camera su diverse pdl bipartisan e votata da forze trasversali che vanno da Forza Italia al Movimento 5 stelle, individua 12 festività durante tutto l’anno tra cui i commercianti (sia piccoli che grandi) dovrebbero scegliere sei giorni in cui obbligatoriamente rimanere chiusi. Una proposta che ha da sempre infastidito diversi operatori del settore, in primis quelli della grande distribuzione, a favore invece di una liberalizzazione totale del settore.
Tra scontri e rimbalzi, come detto, nel settembre 2014 la Camera era riuscita a dare il primo via libera al testo. Passata al Senato la pdl si è dapprima arenata di fronte alla sessione di bilancio per la legge di Stabilità 2015, e poi sulla richiesta di relazione tecnica integrativa richiesta al Governo nel settembre 2015, in 5a a Palazzo Madama.
Da quel momento nulla s’è più mosso. E a tutt’oggi la proposta di legge non è mai stata più calendarizzata nella commissione che la dovrebbe esaminare in sede referente, ovvero la commissione Industria.
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@VioC