PA, IN GU AUMENTO STIPENDI MAGISTRATI DEL 5,9%

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IL PROVVEDIMENTO FIRMATO L’8 MARZO DA MONTI, SEVERINO E GRILLI

(Public Policy) – Roma, 2 mag – È stato pubblicato nella
Gazzetta ufficiale del 29 aprile 2013 il decreto del
presidente del Consiglio dei ministri ‘Adeguamento
stipendiale e indennità del personale della magistratura ed
equiparati’. Il Dpcm era stato firmato l’8 marzo dal
presidente del Consiglio Mario Monti di concerto con il
ministro della Giustizia Paola Severino e con il ministro
dell’Economia Vittorio Grilli.

In base alla legge 448/98 gli stipendi, l’indennità
integrativa speciale e gli assegni fissi e continuativi
delle categorie di personale statale non contrattualizzato
sono adeguati di diritto annualmente in ragione degli
incrementi medi calcolati dell’Istat, conseguiti nell’anno
precedente dalle categorie di pubblici dipendenti
contrattualizzati sulle voci retributive, ivi compresa
l’indennità integrativa speciale.

Sempre la stessa legge dispone che il criterio si applichi
anche al personale di magistratura e agli avvocati e
procuratori dello Stato ai fini del calcolo dell’adeguamento
triennale, trattamento economico complessivo, comprensivo di
quello accessorio e variabile, delle altre categorie del
pubblico impiego.

Il decreto legge 31 maggio 2010, ‘Misure urgenti in materia
di stabilizzazione finanziaria e di competitività economica’
prevedeva un corposo intervento per la riduzione dei costi
della Pubblica amministrazione, del suo personale e il
contenimento delle spese in materia di pubblico impiego
attraverso la mancata erogazione degli acconti e del
conguaglio per gli anni 2011, 2012, 2013 per il personale di
magistratura e gli avvocati e procuratori dello Stato.
La Corte Costituzionale con sentenza dell’11 ottobre 2012
dichiarò illegittimo l’articolo che conteneva queste misure
(art.9).

Alla luce delle comunicazioni dell’Istat secondo cui la
variazione complessiva delle retribuzioni contrattuali dei
pubblici dipendenti, esclusa la magistratura ordinaria dal
2008 al 2011 è risultata del 5,41%, e sulla base della
dichiarata incostituzionalità del blocco delle indennità, il
Cdm decretò l’incremento sugli stipendi di magistratura e
gli avvocati e procuratori dello Stato del 5,41% delle
indennità integrative speciali con decorrenza dal 1° gennaio
2012, e l’aumento dell’1,62% a titolo di acconto
sull’adeguamento triennale successivo, per ciascuno degli
anni 2013, 2014 con decorrenza dal 1° gennaio 2013 e primo
gennaio 2014.

Con la pubblicazione in Gazzetta ufficiale gli aumenti
diventano vigenti. (Public Policy)

SAF