Pdl Orari negozi, ancora 30 audizioni: ma avranno la priorità

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ROMA (Public Policy) – La pdl Orari negozi torna “con priorità” all’attenzione della commissione Attività produttive alla Camera.

Il provvedimento, rilanciato nei giorni scorsi dal ministro degli Esteri e leader M5s, Luigi Di Maio, è da mesi fermo in commissione, in attesa di concludere un secondo ciclo di audizioni. Ne mancano da svolgere quasi 30. Sono previsti in commissione, infatti, gli interventi di: Agcm, Ancc Coop, Ancd Coop, Confcommercio, Confcooperative consumo e utenza, Confesercenti, Federdistribuzione, consumatori (Adiconsum, Federconsumatori, Altroconsumo, Unione consumatori, associazione consumatori utenti, Cittadinanza attiva, Assoutenti, Assoconsum, Adusbef, Udicon, Associazione di difesa e orientamento dei consumatori).

E ancora: Cals-Comitato antiliberalizzazioni Emilia-Romagna, Cna, Cnel, Confartigianato, Confimprese, Confindustria, Conflavoro, Domenica no grazie, Federalberghi, Federturismo. E infine: Istat, McArthur Italia (outlet), Oviesse, professori universitari e sindacati (Cgil, Cisl, Uil e Ugl). La presidenza, come comunicato in Udp, predisporrà il calendario “quanto prima e con priorità” rispetto agli altri provvedimenti, visto che la pdl è calendarizzata in aula per dicembre.

A differenza del primo ciclo di audizioni, stavolta gli auditi dovranno esprimersi sul testo base messo a punto dal relatore, Andrea Dara (Lega), e non sul tema in generale. Il testo base, presentato ormai a inizio anno, prevede un massimo 26 domeniche aperte l’anno (con deroghe per zone turistiche e nei centri storici) e la chiusura obbligatoria nelle 12 festività nazionali (laiche e religiose), di cui 4 derogabili su scelta delle Regioni. (Public Policy) FRA