ROMA (Public Policy) – Adottare misure per tutelare il patrimonio artistico e culturale italiano, coniugando tradizioni e innovazione, sviluppo economico e crescita culturale. Come? Introducendo misure incentivanti per il “recupero edilizio e architettonico dei centri storici italiani attraverso l’uso corretto e controllato delle moderne tecnologie di produzione energetica, in un rapporto armonico e bilanciato di tradizione e innovazione” e promuovendo “la straordinaria possibilità di sviluppo economico e occupazionale che da tutto ciò deriverebbe”.
É questo l’obiettivo di una proposta di legge alla Camera a prima firma Maria Iacono (Pd) che sarà presto assegnata all’esame della commissione competente per iniziare il proprio iter parlamentare. I firmatari della pdl propongono, in sostanza, di incentivare l’installazione di impianti fotovoltaici integrati, ossia del tipo integrato a ‘tegola fotovoltaica’, sui tetti degli immobili pubblici e privati esistenti all’interno dei centri storici italiani.
Le installazioni, si legge nella relazione illustrativa alla proposta, sarebbe “destinate a divenire, mediante la trasformazione dell’energia prodotta dall’impianto fotovoltaico, ‘capacità reddituale’ per i soggetti proprietari degli immobili interessati e tali da consentire l’ottenimento di una linea di credito finalizzata esclusivamente alla ristrutturazione dell’immobile su cui verrebbe installato l’impianto medesimo”.
Recupero e reimpiego degli immobili già edificati rappresentano “l’unica via perseguibile” per fare fronte a esigenze residenziali e sviluppo economico. La pdl introduce nell’ordinamento, quindi, un conto energetico dedicato esclusivamente ai centri storici italiani, che permetta l’anticipazione del credito necessario da parte delle banche sia per l’acquisto e l’installazione dell’impianto tecnologico, sia per il restauro e l’adeguamento dell’immobile sul quale sarà collocato un impianto fotovoltaico” per “recuperarlo o migliorarlo”.
LE SOCIETÀ DI INTERMEDIAZIONE PER ENERGIA FOTOVOLTAICA La creazione di soggetti responsabili unici di intermediazione è uno dei punti fondanti della pdl. Essi sono “di natura privata e aventi struttura societaria” e possedendo “prestabiliti requisiti tecnici, per ciascun progetto si occuperanno dell’intero iter progettuale, sia tecnico sia finanziario”.
IL FONDO E IL CONTO ENERGETICO Per l’articolo 6, quello istituivo del Fondo, “a decorrere dal 2015 è istituito presso il ministero dello Sviluppo economico il Fondo per l’energia fotovoltaica nei centri storici, con una dotazione iniziale di 50 milioni di euro”. E presso il fondo “aperto un conto energetico personale per ciascun soggetto autorizzato ad accedere agli incentivi”. (Public Policy)
IAC