di Sonia Ricci
ROMA (Public Policy) – I lavori sul referendum propositivo, contenuto nella proposta di legge a firma del Movimento 5 stelle, proseguono lentamente. In aula alla Camera, infatti, su 700 proposte emendative presentate dai gruppi – soprattutto dalle opposizioni – ne rimangono da votare centinaia. Al momento, ci sono state una cinquantina di votazioni, che ricomprendono emendamenti identici o simili. Nessuna di queste è stata accolta ma ce ne sono alcune – proseguento il fascicolo degli emendamenti – che hanno il parere favorevole della maggioranza. In ogni caso, è probabile che i lavori andranno avanti fino a giovedì.
Sono diverse le modifiche attese, tra cui quelle presentate dalla relatrice M5s, Fabiana Dadone, che mostrano un’apertura della maggioranza alle richieste degli altri gruppi. Nonostante questo, però, soprattutto i deputati azzurri continuano a criticare il testo. Anche il Pd spinge per ottenere miglioramenti, ma non è escluso che durante il voto finale si astenga anziché votare contro la riforma costituzionale.
Nel dettaglio, le modifiche attese riguardano il ballottaggio, il vaglio preventivo della Corte costituzionale, le materie su cui non si potranno presentare le proposte di legge popolari da sottoporre a consultazione, il tetto massimo di proposte presentabili e la par condicio durante la campagna referendaria.
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@ricci_sonia