Resocónto

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di Gaetano Veninata

ROMA (Public Policy) – Per la serie ‘parole in libertà’, legata indissolubilmente alla serie ‘conseguenze della Brexit sulla retorica parlamentare‘, il menù di oggi propone:

Il referendum di autodeterminazione in Scozia e su Brexit è un grande episodio di libertà, il più grande episodio di libertà dopo il crollo del muro di Berlino (Giancarlo Giorgetti, Lega Nord, in aula alla Camera)

Tra i danni collaterali della Brexit prepariamoci a riparare al possibile controesodo dei nostri ragazzi, sparsi per le città inglesi. Non sarà una cosa lieve, visto che tra Londra e dintorni risiedono per lavoro o per studio alcune centinaia di migliaia di nostri giovani connazionali (Pino Pisicchio, gruppo Misto, in aula alla Camera)

Signor rappresentante del Governo, non le farò l’elenco delle cose che bisogna fare: l’unione bancaria, completare il mercato interno, il Migration Act, la politica comune sulle migrazioni, ma basta con l’inglese. E non a causa del Brexit, perché ero contrario già prima all’inglese in aula (Rocco Buttiglione, Ap, in aula alla Camera).

E se qualcuno gradisse il dolce (ma non un gelato, per carità), c’è sempre lui:

– Presidente Casini, stavo dicendo che la procura di Roma ha trovato reticenti i docenti di Cambridge (riguardo alla vicenda Regeni; Ndr), una realtà di cui si è parlato anche in questi giorni di Brexit. Quali sanzioni si possono assumere nei confronti di Cambridge? Quali ricambi di aereo possiamo non mandare più a Cambridge? Non gli manderemo più dei libri? Che cosa facciamo? Non gli mandiamo più gli studenti? Facciamo il ‘Cambrexit‘? (Maurizio Gasparri, Forza Italia, in aula al Senato). (Public Policy)

@VillaTelesio