di Gaetano Veninata
ROMA (Public Policy) – In tempi di orfinesca rivoluzione (qui lo scambio con Andrea Orlando barra Netflix, qui la risposta a chi lo critica per i comizi tra intimi, qui la difesa della propria prestanza fisica), sembra tutto assolutamente noioso, così moderato, che le giornate passano solo in attesa della prossima zampata del presidente di un partito “da sciogliere” (cit).
Così, distrattamente, tra un decreto sicuro, uno dignitoso, uno concreto, uno urgente ma anche no, un 2,4 buttato là, il Parlamento si trascina stanco in dibattiti fini a sé stessi.
A parte rare eccezioni, interventi d’altri tempi. Come quello sull’Ungheria dell’avvocato Delmastro Delle Vedove di nome Andrea, di Fratelli d’Italia. Le frasi sono prese a caso dal suo complesso discorso (lo trovate qui), ma tutto sarebbe stato impossibile riportarlo. Spero che il compatriota non si offenda.
“La trojka europea oggi costruisce un moloc giuridico che è una gabbia per i popoli. La trojka europea costruisce un universo concentrazionario ‘psico-fianesco’, per cui si processano le idee e le intenzioni”.
“Abbiamo l’impressione che l’Italia sia in mezzo al guado. E in mezzo al guado si muore, ma ciò che è peggio è che in mezzo al guado si muore in termini disonorevoli“.
“È noto che in Consiglio europeo voti, ahimè, quell’ectoplasma che risponde al nome del presidente del Consiglio, che fatalmente, per la prima volta nella sua vita, forse dovrà esprimere un’opinione, un sì o un no”.
“Cito quella fantastica commedia italiana, Amici miei, che tanto conosce il mio collega Donzelli: eccola qua la ‘supercazzola’ della mozione del Governo, dove non si dice niente. Si dice: andiamo avanti e vediamo un po’ cosa capita. Ecco, quell’Italietta lì, che se non è giolittiana è figlia della peggiore…è un’Italietta che non vogliamo più vedere noi, che non vuole vedere l’Italia”.
(Public Policy)
@VillaTelesio
ps: questo Resocónto costerà all’editore .. m……i del c…o.