Riforma Csm, tra testo base ed emendamenti: a che punto siamo

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di Sonia Ricci

ROMA (Public Policy) – Il Parlamento fa un passo avanti per portare a compimento la riforma del Consiglio superiore della magistratura entro la fine della legislatura: la scorsa settimana, i deputati della commissione Giustizia alla Camera hanno adottato il testo base sul quale si concentrerà l’esame parlamentare, in particolare con la discussione delle possibili modifiche, che dovranno essere depositate entro il 17 maggio alle 17.

Il testo ricalca interamente il ddl delega presentato dal Governo Conte 2 e firmato dall’ex ministro Alfonso Bonafede. Essendo cambiata sia la maggioranza, sia il ministro, con l’entrata in via Arenula di Marta Cartabia, è prevedibile che il disegno subisca modifiche significative. Oltre alle richieste dei singoli deputati e partiti, la II dovrà tenere conto dei suggerimenti che arriveranno dalla commissione ministeriale nominata da Cartabia per mettere a punto proposte per riformare la giustizia, incluso il Csm. Al testo governativo, presentato alla Camera il 28 settembre dell’anno scorso, è stato abbinato il progetto di legge a firma Enrico Costa (Azione) appena presentato sulla stessa materia.

Il testo base dispone una serie di deleghe al Governo per la riforma dell’ordinamento giudiziario e per l’adeguamento dell’ordinamento giudiziario militare e introduce nuove norme, queste però senza delega e quindi subito applicabili, in materia ordinamentale, organizzativa e disciplinare, di eleggibilità e ricollocamento in ruolo dei magistrati e di costituzione e funzionamento del Consiglio superiore della magistratura. Il testo è composto da 41 articoli.

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@ricci_sonia