Riforma Province, il Viminale stima un costo di 223 mln

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ROMA (Public Policy) – In merito alla possibile revisione della disciplina sulle Province il ministero dell’Interno “ha già predisposto una nota, che sarà resa disponibile non appena saranno concluse alcune verifiche, secondo la quale risulterebbe un onere complessivo di circa 223 milioni”. Lo ha detto la sottosegretaria all’Interno Wanda Ferro nel corso di una seduta della commissione Affari costituzionali al Senato, dove è in corso l’esame di diversi ddl sulle Province. “Il tema in oggetto è comunque una delle questioni che il Governo intende affrontare prioritariamente, anche perché intercetta la riforma del Testo unico degli enti locali”, ha spiegato Ferro.

La sottosegretaria ha reso noto che “a questo proposito, il ministro dell’Interno ha costituito un gruppo di lavoro tra i ministeri coinvolti, dovendosi anche prevedere la copertura finanziaria del provvedimento, per esempio in riferimento al ripristino dell’indennità di carica per il presidente della Provincia”.

Sulle Province le proposte finora presentate dai gruppi sono quattro e portano le firme del senatore di FdI Marco Silvestroni, del capogruppo della Lega Massimiliano Romeo, della capogruppo di FI Licia Ronzulli e del senatore del Pd Bruno Astorre. Non è da escludere che si giunga a un testo bipartisan, visto che anche Azione-Italia viva e M5s hanno annunciato l’intenzione di presentare dei propri ddl. “Considerato l’elevato numero di disegni di legge da esaminare congiuntamente, sarà probabilmente necessario istituire un comitato ristretto“, ha spiegato in commissione il presidente della 1a Alberto Balboni (FdI).

I gruppi avranno tempo fino a oggi per indicare i soggetti da audire. “Se il numero degli auditi proposti dovesse essere elevato, si potrà valutare se richiedere ad alcuni di loro di inviare un contributo scritto”, ha detto ancora Balboni in commissione.  (Public Policy) RIC