Riforma del fisco, Camere al lavoro sulla relazione finale

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di Viola Contursi

ROMA (Public Policy) – L’indagine conoscitiva sulla riforma dell’Irpef che stanno portando avanti le commissioni Finanze di Camera e Senato terminerà a fine aprile, con l’audizione del ministro Daniele Franco. Al termine, secondo quanto si apprende da fonti parlamentari, oltre a una relazione finale le due commissioni presenteranno una relazione sintetica che esporrà la o le proposte su cui le forze politiche di maggioranza (ormai molto ampia ed eterogenea) concordano.

Un lavoro che possa fare, viene raccontato, da stimolo e da guida a quello del Governo, che ha già anticipato di voler agire in prima persona nella definizione della riforma del fisco, da concretizzare nel corso del 2021. Allo schema di relazione parlamentare, secondo quanto si apprende, starebbero lavorando – in particolar modo alla Camera – il presidente della commissione Finanze, Luigi Marattin (Iv), e Alberto Gusmeroli (Lega).

La relazione, si apprende, dovrebbe innanzitutto chiarire l’obiettivo redistributivo e progressivo della riforma e dovrebbe prevedere essenzialmente due modelli di riforma da proporre: quello della Comprehensive Income Tax (per cui esiste un’unica imposta sul reddito complessivo, che non differenzia il prelievo tra le diverse fonti in base alla loro natura) e quello scandinavo della Dual Income Tax (che limita la progressività ai soli redditi di lavoro e applica ai redditi di capitale un’aliquota proporzionale pari a quella del primo scaglione della imposta sul reddito), proponendo poi correttivi alla tassazione individuale e incentivi al secondo percettore di reddito.

La relazione, e dunque la proposta parlamentare, dovrebbe poi prevedere la re-introduzione dell’Imposta sul reddito di impresa (Iri) e un nuovo regime per i lavoratori autonomi, che sostanzialmente abbandoni il sistema del saldo e dell’acconto in due soli momenti ma rateizzi il dovuto su base mensile, ovvero in 12 rate corrispondenti ciascuna a un dodicesimo delle imposte pagate l’anno precedente, con eventuali compensazioni nella rateizzazione dell’anno successivo.

La proposta parlamentare a cui si sta lavorando, si apprende ancora, dovrebbe poi prevedere una razionalizzazione delle agevolazioni fiscali esistenti e la creazione di una piattaforma digitale dei crediti fiscali e per la fruizione delle detrazioni. Oltre che la costituzionalizzazione di alcune parti dello Statuto del contribuente, la riforma della giurisdizione tributaria, con la “professionalizzazione” dei giudici tributari, la riforma dello stesso processo tributario, e la riforma della riscossione, con una riduzione della mole del magazzino fiscale.  (Public Policy)

@VioC