RIFORME, GOVERNO: PERCORSO PARLAMENTARE, POI REFERENDUM CONFERMATIVO

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RIFORME, GOVERNO: PERCORSO PARLAMENTARE, POI REFERENDUM CONFERMATIVO

(Public Policy) – Roma, 22 mag – Percorso delle riforme
costituzionali in tempi certi e tutto parlamentare, con la
costituzione di un comitato congiunto delle commissioni
parlamentari; ritocco del premio di maggioranza del
Porcellum; referendum confermativo a prescindere dal quorum
al termine del percorso parlamentare delle riforme.

Questi i punti principali decisi a Palazzo Chigi durante il vertice
di maggioranza tra il premier Enrico Letta, i ministri Dario
Franceschini e Gaetano Quagliariello e i capigruppo di
maggioranza.

Il vertice di maggioranza ha deciso che verrà presentato
alle Camere un ddl costituzionale che fisserà la road map
per le riforme costituzionali e che conterrà anche un ritocco
alla legge elettorale attuale, per correggere quel premio di
maggioranza bocciato qualche giorno fa dalla Cassazione.

ENTRO LUGLIO COSTITUENTE PARLAMENTARE E AVVIO ITER
Come ha spiegato il capogruppo del Gruppo Misto alla
Camera, Pino Pisicchio, il 29 maggio sia alla Camera che al
Senato verrà presentata una mozione di maggioranza.

Il giorno dopo il Governo nominerà il comitato di 40 esperti e
lo stesso giorno partirà l’iter del progetto di legge
costituzionale che porterà, secondo le intenzioni del
governo, all’approvazione della legge costituzionale entro
il 31 luglio. Legge costituzionale che avrà un iter tutto
parlamentare e che darà vita alla “commissione parlamentare
costituente” per le riforme formata da senatori e deputati.

“Il Parlamento – ha spiegato il ministro delle Riforme
Gaetano Quagliariello – sarà centrale nel percorso delle
riforme. Un ruolo importante avrà il “Comitato dei 40″ che
sarà composto dalle due commissioni Affari istituzionali di
Camera e Senato in un percorso che avrà l’approvazione
finale da parte delle assemblee congiunte” di Montecitorio e
Palazzo Madama.

Il Governo, si è deciso, chiederà alle opposizioni un
incontro per discutere sulle riforme istituzionali e sulla
legge elettorale.

AL TERMINE DEL PERCORSO RIFORME REFERENDUM
Al termine del percorso costituzionale sulle riforme,
spiegano i ministri Gaetano Quagliariello e Dario
Franceschini, “ci sarà un referendum confermativo a
prescindere dal quorum”.

PORCELLUM CORRETTO ENTRO L’ESTATE
Il ministro dei Rapporti con il Parlamento Dario
Franceschini ha spiegato che “dentro il percorso delle
riforme ci sarà una norma di salvaguardia che consenta, in
ogni caso, se si dovesse andare a votare prima della
scadenza naturale, di non andare con questa legge
elettorale”.

Ovvero, il Governo ha deciso che entro l’estate ci sarà un
“ritocco” al cosiddetto Porcellum, ovvero al premio
di maggioranza, per poi avviare una riforma più organica.
Spiega Pisicchio: “Sulla riforma elettorale ci saranno
prima dei correttivi al porcellum e poi una riforma vera e
propria. L’incardinamento è previsto in commissione prima
dell’estate”.

Nel merito della riforma che la maggioranza sta mettendo a
punto c’è chi vorrebbe un premio alla coalizione che
raggiunge o supera il 40% dei voti. Ma la discussione è
ancora aperta.

Il capogruppo del Pdl alla Camera Renato Brunetta definisce
l’accordo “per fare una riforma minimalista che
ricostituzionalizzi il porcellum e possa essere utilizzata
se, Dio non voglia, si va alle elezioni in tempi brevi,
mentre la riforma elettorale più organica avverrà dentro le
riforme istituzionali”.

“È doveroso – conclude Brunetta – mettere in sicurezza la
legge elettorale. Dopo la riforma della forma dello Stato si
può fare la legge elettorale”.

LEGGE ELETTORALE, CORREZIONE PORCELLUM IN PARALLELO A RIFORME. POI NUOVE NORME
(Public Policy) – Roma, 22 mag – Correzione del porcellum
subito, entro l’estate, con una “clausola di salvaguardia”
in caso di voto a breve, per ritoccare il premio di
maggioranza bocciato dalla Cassazione, e che viaggi in
parallelo con l’avvio del percorso delle riforme
costituzionali. Successivamente una riforma della legge
elettorale predisposta insieme alle riforme costituzionali,
in modo che sia coerente con il sistema istituzionale che
sarà scelto. Questa la road map scelta dal Governo durante
il vertice di maggioranza a Palazzo Chigi, come precisa una
fonte di Governo.

Il Governo e la maggioranza, rivela la fonte, sono ora al
lavoro per decidere se la clausola di salvaguardia del
porcellum approderà alle Camere con un atto di iniziativa
governativa oppure parlamentare.(Public Policy)

VIC